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Caldo e siccità: è pre-allarme in Repubblica

26 lug 2006
Caldo e siccità: è pre-allarme in Repubblica
Un caldo che spaventa, peggio di quell'estate del 2003 diventata ormai il termine di paragone per indicare le peggiori canicole. Gli effetti dell'alta pressione si stanno facendo sentire in modo sempre più pesante: in Italia è allarme rosso per l'agricoltura e l'allevamento con i raccolti andati in fumo e le mucche, stressate dall'afa, che hanno smesso di dare latte. La Confederazione Italiana Agricoltori fa i conti e dice che la siccità causerà un miliardo di danni. Si prevedono aumenti di prezzi in tutto il settore alimentare. A San Marino siamo in stato di pre-allarme. 'Non si può parlare di emergenza - spiega Maria Maddalena Bevitori - dell’Ufficio Gestione Risorse Agrarie – perché grano e orzo sono già stati trebbiati e se l’annata non si presenta eccezionale questo è dovuto al fatto che l’autunno scorso, tempo delle semine, è stato molto piovoso. Rimangono i foraggi che, in questo momento, non destano preoccupazioni'. Ma si spera nella pioggia e in una pioggia tranquilla e abbondante, soprattutto per le viti e gli olivi. Essendo piovuto molto durante la primavera, le viti sono ancora al sicuro perché le loro radici pescano in profondità dove la terra è ancora umida. L’olivo è invece soggetto a una fortissima cascola e quando c’e’ molta siccità lascia cadere i suoi frutti. Normalmente sono 3 fiori su mille diventano olive quindi una perdita entro questi limiti viene ancora considerata nomale. 'Finora - conclude l’esperta dell’Ugra - non si sono notati segni di sofferenza ma è da adesso in poi che ci possono essere pericoli'. Situazione analoga sul fronte degli approvvigionamenti idrici del Titano. 'Al momento - fa sapere la direzione dell’Azienda di stato per i Servizi - non ci sono problemi di acqua, mentre con queste temperature le reti e i relativi impianti sono costretti a funzionare in condizioni gravose'. Se dovesse perdurare questa situazione l’azienda potrebbe richiedere agli utenti di limitare i consumi di acqua, che solo ieri sono stati di 13.172 metri cubi. Il picco si è registrato il 21 luglio con 13.691 metri cubi d’acqua erogati in Repubblica.

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