1° APRILE

Capitani Reggenti eletti: 'La preservazione dell’ambiente è una sfida globale'

Capitani Reggenti eletti: 'La preservazione dell’ambiente è una sfida globale'.

Con sentimenti di alta stima e profonda deferenza la Reggenza accoglie i moniti e gli auspici propri del messaggio augurale appena pronunciato da Sua Eccellenza Monsignor Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico, Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica.

Le parole con cui l’Alto Plenipotenziario si rivolge a noi, Capitani Reggenti eletti, a nome e per conto della sempre più ampia comunità di Stati ci inducono, oggi più che mai, a riflettere sull’alta responsabilità che appartiene a coloro che sono al servizio ed hanno a cuore il bene della collettività. Soltanto qualche giorno fa il Santo Padre, al quale rivolgiamo il nostro accorato augurio per una pronta guarigione, ricevendo in Udienza privata la Reggenza in carica, ha espresso sentimenti di gratitudine, di incoraggiamento e di sprone a proseguire in un’azione istituzionale ispirata da tempo immemore ai più alti valori del dialogo rispettoso e costruttivo, del sostegno ai più deboli e della vocazione alla pace e alla strenua difesa dei diritti. In questo spirito cogliamo ora il senso proprio del nostro alto mandato, assicurando attenzione e impegno esclusivi al servizio del nostro Popolo.

Rivolgiamo un saluto cordiale e rinnoviamo il benvenuto in Repubblica ai Rappresentanti diplomatici e consolari accreditati a San Marino che, con l’apprezzata partecipazione, rafforzano oggi il senso di quest’antica e solenne Cerimonia, che conferma e rinsalda l’emblema della democrazia vivente di questa Terra. A tutti Voi, Illustri Rappresentanti, esprimiamo sentimenti di sincera gratitudine per la fruttuosa collaborazione che vi vede al centro delle strategie di promozione e sviluppo delle nostre relazioni bilaterali e multilaterali. Allo stesso tempo, desideriamo rivolgere analogo sentimento di stima e gratitudine ai Rappresentanti diplomatici e consolari della Repubblica che, analogamente, condividono l’esercizio di una missione determinante nella progressiva affermazione dello Stato a livello internazionale; siamo profondamente convinti dell’importanza che rivestono le relazioni internazionali per la Repubblica di San Marino, per il suo sviluppo economico, sociale e culturale, e per la sua effettiva promozione; per questo, cogliamo l’occasione odierna per rivolgere ai Rappresentanti del nostro Corpo Diplomatico e Consolare l’invito ad un impegno particolare, ad una dedizione e a una cura che consenta loro di essere portatori, nel mondo, dei nostri migliori valori, della nostra identità, e del rapporto di pari dignità fra gli Stati, grandi e piccoli che siano.

Nello stesso spirito richiamato all’avvio di questo intervento, siamo profondamente lieti e onorati di accogliere in questa Sala Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti fra Stati della Santa Sede, da ieri in visita alle più alte Istituzioni del Titano, civili e religiose, ed oggi Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento. Ospitare per la prima volta in Repubblica l’Alto Rappresentante della Segreteria di Stato Vaticana e suo autorevole ed esperto diplomatico, testimonia e richiama il rapporto speciale che unisce San Marino alla Santa Sede; un rapporto che si è progressivamente sviluppato, anche grazie ad un’abile azione di tessitura politico-diplomatica e nel richiamo costante alla eredità, che promana dalle origini ancorate al suo Santo Fondatore.

Siamo certi, Eccellenza Reverendissima, che l’attesissima Orazione Ufficiale che a breve Ella è chiamata a pronunciare, saprà infondere alla popolazione della Repubblica di San Marino e ai suoi ospiti, fiducia nelle nostre antiche Istituzioni, speranza per un futuro più luminoso e convincimento nel ricorso costante agli strumenti della diplomazia, del confronto sereno e non pregiudiziale e della conciliazione tra Popoli e Nazioni. Rivolgiamo altresì un saluto riconoscente all’Ambasciatore d’Italia a San Marino, Sergio Mercuri, cui attribuiamo un ruolo e una considerazione speciali, per il significato intrinseco alle esclusive e fraterne relazioni bilaterali, che anche oggi sono al centro delle nostre principali traiettorie di sviluppo economico, sociale e culturale.

L’Italia è stata ed è, ancor più oggi, al nostro fianco in una fase in cui stiamo ridefinendo i nuovi parametri di integrazione e sviluppo nel mercato unico europeo; la conclusione dei negoziati, auspicabilmente nel corso del 2023, dell’Accordo di Associazione con l’Unione europea, sta richiedendo un’interlocuzione e un confronto costanti con le competenti Autorità italiane, anche nell’ambito del positivo riavvio di consultazioni regolari sui temi più urgenti e di rilievo sostanziale. Per queste ragioni, unite all’ininterrotto collante che unisce le nostre Istituzioni e i nostri Popoli, ribadiamo la solidità del vincolo esistente e l’opportunità che i rapporti vengano costantemente ispirati alle nostre comunità interconnesse, che vivono e si nutrono di una comune cultura e del medesimo orizzonte che vogliamo definire per le nostre giovani generazioni.

La sfida cui è chiamato il nostro Paese in questa fase dirimente per il perfezionamento dell’Accordo di Associazione con l’Unione europea chiama le Istituzioni ad uno sforzo corale, che consenta di raggiungere un risultato indubbiamente storico, che possa contemperare le esigenze di sviluppo e di accesso al mercato unico europeo, alla costante salvaguardia delle distintive peculiarità che ci caratterizzano ed a tutela della nostra stessa identità; per questa ragione accompagneremo in questo semestre con massima attenzione il percorso in atto, avendo cura di garantire l’interesse superiore dei cittadini, che dalla prossima intesa potranno trarre vantaggi economici e sociali, e un’integrazione in condizione di perfetta equivalenza rispetto a un Paese membro, pur mantenendo la condizione di Stato terzo.

Allo stesso tempo plaudiamo per i contenuti del recente Report pubblicato lo scorso 22 marzo dalla Commissione di monitoraggio dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, che si occupa di verificare permanentemente l’osservanza degli standard democratici, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti civili, sociali e politici dei Paesi membri del Consiglio d’Europa. La stessa Commissione di monitoraggio ha elogiato il sistema istituzionale sammarinese, definendolo un “sistema unico e ben sviluppato di istituzioni democratiche e dello stato di diritto, ben adattate al suo patrimonio democratico storico e alla particolarità di essere un micro-Stato”, spronandoci nel proteggerlo da un’intrinseca vulnerabilità dovuta a un’inevitabile stretta vicinanza dei nostri legami; è stato altresì notato e sottolineato come “San Marino si è fortemente integrato nella comunità internazionale e ne ha armonizzato istituzioni e quadro giuridico, attraverso l’adesione agli standard e alle norme internazionali”.

Ci affacciamo al nuovo semestre valutando con forte e perdurante preoccupazione l’orizzonte internazionale tuttora cupo e che, soltanto nel continente Europeo, sta coinvolgendo Popoli e Nazioni nella ricerca di una soluzione di pace al conflitto in corso in Ucraina. Noi Capitani Reggenti rappresentiamo l’espressione più alta ed eloquente del concetto di libertà e di indipendenza di un Popolo e di uno Stato; per questa connotazione identitaria, ribadiamo convintamente e senza esitazioni, il nostro accorato auspicio affinché cessi il fragore delle armi e tornino a prevalere la sicurezza e la pace all’interno dei confini crudelmente assediati. La nostra autentica vocazione alla pace, ancora più oggi, vuole essere al servizio di ogni strategia, bilaterale o multilaterale, che richiami il senso della neutralità attiva - di cui la Repubblica ne è custode - da cui discende la volontà di promuovere il dialogo e la risoluzione politica, in un contesto favorevole alla coesistenza pacifica e al rispetto del diritto.

Ci piace, in questa occasione, rimarcare altresì il tratto virtuoso della nostra popolazione che, all’indomani dell’avvio del conflitto in Ucraina, ha amorevolmente accolto nelle proprie abitazioni e offerto sostegno, morale e materiale, ad un elevatissimo numero di cittadini fuggiti dai teatri di guerra; ancora oggi, purtroppo perdurando l’emergenza umanitaria, le Istituzioni e le famiglie sammarinesi - cui va la nostra affettuosa e sincera gratitudine - proseguono con lo stesso spirito nello slancio solidale a interi nuclei famigliari, tuttora impossibilitati al rientro in Patria. E’ proprio dalla condivisione di questi scenari - e rafforzati dalla più recente esperienza vissuta nel periodo della pandemia, che ci ha indotto ad una profonda riflessione sul senso di appartenenza -, che oggi vogliamo con determinazione diffondere ulteriormente, nelle nostre Istituzioni e all’interno della nostra comunità, una rinnovata unità, che sia il veicolo per promuovere una effettiva coesione a livello politico-istituzionale, che sappia infondere nei cittadini una piena fiducia nel cammino democratico delle nostre Istituzioni e nel progressivo percorso di riforme e di ammodernamento.

Siamo e saremo al fianco dei nostri cittadini, di tutti i cittadini, cui va legittimamente riconosciuto il pieno diritto ad essere informati, sostenuti e coinvolti nelle decisioni assunte dagli organi istituzionali; con particolare riferimento alle politiche di riforme e di rilancio economico e sociale, è oggi richiesta una ancora maggiore interconnessione con gli attori istituzionali, nell’assunto che la partecipazione attiva dei cittadini al proprio governo, sia il cardine stesso della democrazia in uno Stato di diritto. Vogliamo risvegliare e consolidare quei sentimenti di unità e di coesione che, nel corso del tempo hanno ispirato la nostra popolazione e che ancora oggi, rappresentano le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide che la contemporaneità ci mette innanzi; valori unificanti, che devono rinsaldare il nostro stare insieme, facendo emergere in ogni concittadino il senso pieno della comunità.

La nostra popolazione ha sempre dato prove straordinarie, mostrando al mondo il privilegio di essere cittadini coesi di una peculiare entità storica, politica e sociale; ai giorni nostri ha dimostrato di essere in grado di affrontare sfide epocali in una forma di esemplare convivenza, guidata unicamente da un’alta responsabilità, morale e istituzionale e da una profonda dignità; valori, questi ultimi, che non possiamo e non vogliamo trascurare, perché propri di un livello di civiltà che intendiamo onorare ed esportare in ogni ambito e in ogni sede. Ai nostri cittadini va trasmessa la piena fiducia nell’azione istituzionale, assicurando l’esercizio di una potestassovrana che richiami ad una solida etica politica, e va garantito un impegno al servizio dello Stato, che sia in grado di risvegliare la passione anche nei nostri giovani cittadini; saremo vigili nell’osservanza scrupolosa delle regole e sproneremo al pieno recupero di tutti i principi e le idealità che sono alla base di una buona politica.

Siamo convinti che il confronto acceso e non pregiudiziale fra le forze politiche, sia un sano esercizio di democrazia e di pluralismo dialettico e che, per questa ragione, debba costantemente anteporre alle ragioni del profitto e del vantaggio politico e ideologico, l’alto senso dello Stato e la responsabilità piena verso i suoi cittadini; in questo spirito, non consentiremo che tale esercizio di democrazia possa trascendere e innescare condotte o modelli incompatibili con l’interesse superiore della collettività. Prenderemo a cuore ogni esigenza e aspettativa provenienti dalle fasce dei nostri cittadini, di tutti i nostri cittadini che ancora oggi portano con sé segni di debolezza e di obiettivo scoramento, per gli effetti deleteri determinati dal più recente periodo. Senza retorica, ma con l’affetto profondo che promana dai nostri antichi Pater Familias, vogliamo guidare e tendere la mano ai nostri giovani, per garantire loro le migliori opportunità di formazione, di crescita e di affermazione; siamo convinti che i nostri giovani cittadini debbano riappropriarsi di una rotta in cui riporre fiducia, per farsì che progrediscano autonomamente, ma senza fuggire dalle responsabilità o cedere alla rassegnazione.

Ai protagonisti del mondo di domani va assicurato un futuro luminoso e assegnato un Paese moderno, sostenibile e pienamente integrato in ambito internazionale. Saremo particolarmente vicini ai nostri anziani, nella cura e nella costante gratitudine per la trasmissione di una eredità, morale e materiale, sempre ancorata ai principi cardine della nostra statualità; sosterremo le politiche incentivanti e di integrazione in favore delle persone con disabilità, per un libero esercizio di diritti inalienabili e per essere volano di una cultura che, ancor più oggi, deve assicurare piena integrazione, pari dignità e diritti a coloro che legittimamente reclamano maggiori strumenti di autodeterminazione. Allo stesso tempo ci preme rimarcare la forza propulsiva che attribuisce allo sviluppo del nostro Paese la buona tenuta del tessuto imprenditoriale, unita alla capacità di impresa, che assicura lavoro a tanti cittadini e opportunità di crescita al nostro sistema.

A maggior ragione oggi, alla vigilia di un passo decisivo per la competitività della Repubblica nel mercato allargato europeo, dobbiamo tutti concorrere - Istituzioni, categorie economiche e forze sociali - alla valorizzazione delle nostre capacità ed eccellenze imprenditoriali, offrendo le leve per uno sviluppo sano e concorrenziale delle nostre attività economiche. E lo dobbiamo assicurare attraverso un lavoro costante di adeguamento normativo, di ricerca e conquista di spazi in cui far emergere le attrattive del nostro sistema, la capacità di investimento e l’offerta di un regime trasparente, affidabile ed evoluto a livello fiscale e finanziario, sociale e previdenziale. Occorre procedere nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e di qualità, operando parallelamente nelle dimensioni economica, ambientale e sociale; questa è la strada tracciata che la comunità internazionale di Stati ha riconosciuto e deciso di dover percorrere. Con forte determinazione saremo convinti sostenitori di una cultura di rispetto dell’ambiente, generata dalla crescente preoccupazione per una deriva che ogni giorno mostra gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e della ribellione del pianeta. L’umanità, sconsideratamente, sta pervenendo verso un tragico punto di non ritorno, incurante dei rapporti scientifici, delle evidenze empiriche e degli Accordi internazionali in materia di protezione dell’ambiente naturale, spesso ignorati o negletti anche dagli stessi Stati firmatari.

Quella della preservazione dell’ambiente è una sfida globale, “LA” sfida globale attualmente più importante per l’umanità intera; ed è una sfida che riguarda certamente tutti gli Stati nazionali, ma riguarda anche noi tutti: entità statuali di differenti dimensioni e privati cittadini. A tutti i cittadini del mondo viene oggi richiesto di fare la propria parte, di unirsi per invertire la tendenza al riscaldamento globale, al consumo sconsiderato dell’acqua, al deperimento dell’ambiente naturale, nella certezza che siano sufficienti piccoli gesti, piccoli risparmi, piccole abitudini quotidiane da modificare, per garantire la sopravvivenza delle future generazioni. La Repubblica di San Marino, deve giocare un ruolo non secondario nel contesto internazionale, per promuovere una sostenibilità dello sviluppo e testimoniare la sensibilità e l’impegno di uno Stato di modeste dimensioni nel farsi portavoce, esempio e promotore di pratiche virtuose e di atteggiamenti di rispetto e civiltà, che denotino un approccio coerente al tema; sosterremo la prosecuzione di una mobilitazione sempre più incisiva, dentro e fuori dai nostri confini, per radicare una vera e propria coscienza ambientale, da diffondersi in ogni contesto, prima che sia troppo tardi. In questo ambito, si inscrive il Vertice di Capi di Stato e di Governo, organizzato presso le Nazioni Unite a New York, nel prossimo mese di settembre, proprio per rivedere l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, cui sarà auspicabile un’adeguata partecipazione della Repubblica. Sarà preciso nostro intendimento, in questo semestre, promuovere azioni e riflessioni votate alla difesa del nostro magnifico territorio, che inducano a promuoverne la tutela e la salvaguardia, contribuendo a gettare le basi verso comportamenti eticamente orientati, rispettosi degli altri, dell’ambiente e della natura. Con emozione e commozione evidenti ci accingiamo a breve all’alto adempimento istituzionale, di cui la Reggenza intende ribadire la natura storicamente e autenticamente super partes, che suggella il momento più alto di avvicendamento democratico alla più alta carica dello Stato; in questo spirito, faremo tesoro e garantiremo al nostro amato Popolo, quel patrimonio intangibile di valori che ci è stato lasciato in eredità, con la sua spinta ideale, la sua valenza storica e la sua vocazione attuale.

Care Concittadine e Cari concittadini, la Reggenza è e sarà al vostro esclusivo servizio.

Il discorso dei Capitani Reggenti eletti Alessandro Scarano e Adele Tonnini

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