Capodanno: attenzione ai "botti". L'APAS stila un decalogo

Che si tratti di un'usanza pericolosa lo testimoniano le notizie di cronaca che – invariabilmente – giungono nelle redazioni ogni primo dell'anno. Tirare petardi è rischioso sia per la nostra incolumità, che per quella degli amici a 4 zampe. L'Associazione Protezione Animali di San Marino lo ha già annunciato: dopo la bocciatura di una Istanza d'Arengo, presentata nel 2012, nella prossima primavera verrà proposta una nuova petizione per vietare sul territorio sammarinese - con l'eccezione delle sole feste nazionali - fuochi d'artificio e botti. Una richiesta – ricorda l'APAS –, in linea con quanto già disposto in molte città italiane; e anche in vari comuni limitrofi – come ad esempio Coriano – ci si è mossi in questa direzione. L'Associazione ha stilato un decalogo, a protezione degli animali domestici, consultabile sul nostro sito. Per quanto riguarda i cani, ad esempio, è consigliabile – a Capodanno – sistemarli in un locale chiuso, conosciuto e sicuro; ed eliminare tutto ciò che potrebbe ferirli nel caso tentassero comunque una fuga. Ricordiamoci che per loro è un'esperienza scioccante, e che – quando fuggono di casa terrorizzati – possono perdersi o rischiare di essere investiti. Intanto, a Rimini, la Polizia sta intensificando l'attività di prevenzione. La Questura ricorda che – in base alla normativa del 2011 – anche prodotti considerati relativamente innocui possono essere venduti solo ai maggiorenni. Quanto ai veri e propri botti, la commercializzazione è riservata agli esercenti muniti di licenza di pubblica sicurezza; i prodotti di IV categoria – infine – possono essere venduti solo a chi è in possesso di porto d'armi o nulla osta.

Il decalogo Apas

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