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Capodanno, l'amarezza degli albergatori "un Dpcm illogico"

Impossibile per la maggior parte dei gestori attrezzarsi per servire in camera la cena di San Silvestro”

di Sara Bucci
5 dic 2020
Sentiamo Massimo Cavalieri
Sentiamo Massimo Cavalieri

"E' mancato il coraggio di dire che bisogna stare chiusi" Parla di mancanza di coraggio Massimo Cavalieri, che rappresenta 170 hotel, a Cattolica. Fino a qualche giorno fa gli alberghi sembravano essere l'ultima zona franca dove poter festeggiare la fine di unno da dimenticare, ma l'ultimo DPCM – che impone il divieto del cenone in sala- ha cambiato tutto all'inizio troviamo paradossale. La Riviera romagnola negli ultimi anni aveva conquistato un piccolo tesoretto nelle festività natalizie. Lo scorso anno per Capodanno, a Rimini, erano rimasti aperti ben 600 alberghi, la maggior parte dei quali visto l'ultimo decreto ha deciso di tenere chiuso. "Per servire la cena in camera- spiega la Presidente Aia Rimini Patrizia Rinaldis- bisogna essere attrezzati, avere lo spazio giusto, il tavolo in camera. Ed anche a Cattolica non ci saranno aperture straordinarie. 

Nel video l'intervista a Massimo Cavalieri  


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