CASSA DI RISPARMIO

Carisp: circa 30 milioni di perdite nel 2019. Governo pensa ad una governance per ristrutturarla

Incontro fra CCR e cda. Verso il rinnovo dell'organismo della banca dello Stato

Tra le criticità del sistema bancario Cassa di Risparmio occupa un posto di rilievo. Sul tema – più che mai caldo - si stanno confrontando maggioranza e Governo. Qualche giorno fa il CCR ha incontrato il cda per fare il punto su bilancio, piano aziendale ed occupazionale. Lo stesso Consiglio di Amministrazione – il cui mandato scade a fine 2021 - a breve potrebbe essere rinnovato. Nell'assestamento di bilancio non solo si introduce il meccanismo dello spoil system, per permettere a governo e maggioranza di essere rappresentati nei Consigli di Amministrazione, ma nel caso di Carisp vi era già una norma che prevedeva che l'esecutivo intervenisse per riequilibrare i cda in ragione dell'esito elettorale. Nell'organo della Banca dello Stato sarà comunque presente proporzionalmente l'opposizione. Traballa anche la poltrona dell'amministratore delegato Franco Gallia e si ragiona sul suo successore. Oltre alla fiducia venuta meno pare che i risultati della banca non siano stati ritenuti dal CCR adeguati e non convincono neppure le prospettive di crescita. Le perdite del 2019 ammonterebbero a circa 30 milioni, di cui 10 rientrano nel 5 ter, a fronte di circa 14 milioni di ricavi. Voce importante è quella delle spese per il personale. Circa 9 milioni l'anno scorso, con un risparmio di un milione e mezzo circa rispetto al 2018 e con la prospettiva di ulteriori tre milioni e mezzo di tagli nel 2021. Si parla di cifre rilevanti a fronte di riduzioni di filiali e minor operatività, certo, ma anche di posti di lavoro, di persone che faticheranno a ricollocarsi. Ad oggi sono 104 i dipendenti in Carisp, 20 dell'ex galassia Asset sono stati lasciati a casa. Il bilancio è migliore – dati alla mano – degli ultimi anni, ma non sufficiente per il Governo, che chiede sforzi maggiori considerando perdite che si accumulano di anno in anno e che ad oggi ammonterebbero in tutto a circa 700 milioni di euro. La maggioranza nel frattempo attende di conoscere le spese di consulenza da tempo oggetto del dibattito politico mentre il Governo pensa ad una governance in grado di ristrutturare la banca per portarla in utile e salvaguardare il maggior numero di posti di lavoro.

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