Nuova riunione del Coordinamento per l'emergenza profughi per fare il punto sugli aiuti: sono arrivati 290 ucraini. La Caritas ucraina stima 5 milioni di persone in fuga. E San Marino apre nuovi spazi. “Non sappiamo quanta gente arriverà, spiega Luca Foscoli, Direttore della Caritas diocesana, e per quanto durerà l'emergenza". Al momento si occupa di 40 persone. Ma di una cosa è certo: "C'è stata una risposta importante, sia sulla raccolta fondi, dove abbiamo raggiunto una cifra di oltre 30 mila euro, sia per la tanta generosità delle persone. Un popolo sammarinese generoso e attento ai bisogni".
L'ultima donazione, 20mila euro da un ambasciatore. Che va a incrementare i fondi già devoluti da associazioni e singoli sammarinesi sul conto corrente istituzionale, oltre 80mila euro. Il governo ha chiesto alloggi agli istituti religiosi, intanto lavora per mettere a disposizione i trasporti pubblici e per aprire il servizio refezione scolastica ai piccoli profughi, coinvolgendoli sia nella didattica che in attività ricreative. Il coordinamento continua, ma per le forze in campo c'è anche la preoccupazione di avere risorse sufficienti nel tempo. "Quando si spegneranno i riflettori - conclude Foscoli -, i poveri li avremo comunque tra di noi, e insieme a loro, ci sono le 100 famiglie del territorio che seguiamo quotidianamente".
Nel servizio Luca Foscoli, direttore Caritas diocesana