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Caritas: i numeri dei poveri a Rimini

19 apr 2008
Caritas
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La novità assoluta è l’elevata presenza di neo-comunitari, in particolare cittadini della Romania.
L’80% delle persone che chiedono aiuto sono straniere, il restante 20% è italiano. La Caritas di Rimini ha dato aiuto a 2.690 persone, 402 in più rispetto al 2006. Tra i 1197 stranieri, oltre il 23% è romeno; seguono gli italiani, 859, ossia il 16,8%; al terzo posto gli Ucraini, 763, pari al 15%. Queste le crude cifre ma dietro ogni numero ci sono storie e volti di persone che vivono difficoltà di vario genere. Sono gli uomini che in maggioranza si sono rivolti alla Caritas. Un numero crescente passato dal 12% del 2005 al 18,2% del 2007 anno in cui si è superata la presenza femminile. Anche in questo caso sono i romeni, quelli presenti più di altre etnie, un impatto concentrato soprattutto tra marzo e ottobre, legato a precari lavori stagionali. Giovani e adulti i più a rischio di marginalità. 2.030 infatti le persone che hanno tra i 25 e i 54 anni, tra gli italiani quasi la metà supera i 55 anni (113 su 256). Cifre che fanno traballare l’immagine di famiglia, lavoro e reddito in età adulta, un rapporto incrinato da bassi salari, lavoro precario, aumenti di affitti e mutui, crescita della conflittualità famigliare. 248 sono invece quelle tra i 19 e i 24 anni. La condizione abitativa delle persone che si rivolgono alla Caritas è precaria, il 61% non ha un domicilio fisso; ma quello che colpisce è il dato di chi invece una casa ce l’ha eppure vive un disagio; un mondo in crescita, passato dal 26,5% del 2006 al 31,9% del 2007. Va fatta inoltre una riflessione sugli italiani con residenza legale a Rimini, 261 nel 2007, contro i 227 del 2006. 140 sono risultati in affitto da privati, 57 con un domicilio di fortuna e 17 privi di abitazione.

La situazione a San Marino

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