Si muove nel più stretto riserbo l’indagine della magistratura per appurare le responsabilità nella vicenda di presunta corruzione che ha coinvolto l’imprenditore finito in carcere e poi rilasciato dopo poche ore. Il commissario della legge Roberto Battaglino, titolare dell’inchiesta, sta valutando le posizioni di ognuna delle persone a vario titolo interessate al caso. Stando alle indiscrezioni potrebbe esserci più di un agente della Polizia Civile nel mirino degli inquirenti, si parla addirittura di quattro uomini in divisa ma si ignorano i gradi delle loro responsabilità. Sempre stando alle indiscrezioni tutti e quattro sarebbero stati interrogati dal magistrato. Silenzio assoluto sulle loro dichiarazioni come sulle eventuali nuove convocazioni a Palazzo di Giustizia. Intanto l’imprenditore ribadisce la sua estraneità ai fatti, l’avvocato minaccia querele e richieste milionarie di risarcimento. La Polizia Civile collabora attivamente con la magistratura per contribuire a fare luce, individuare se al proprio interno vi siano mele marce e provvedere, eventualmente, ad allontanarle, per tutelare la serietà e l’autorevolezza del corpo.
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