50 anni di emozioni, di esperienze, di passaggi di testimone. 50 anni per rivivere la storia e per tramandare le proprie radici di generazione in generazione. Quel lungo corteo nelle vie del Centro storico ancora oggi affascina ed emoziona e costituisce per la Repubblica un autentico patrimonio di cultura e tradizione. Alle 11 l’udienza dai Capitani Reggenti. Con grande emozione uomini e donne dagli abiti riccamente decorati, con i copricapo dai ricami in oro o impreziositi da pietre, dai mantelli orlati di pelliccia e dalle stoffe damascate hanno preso posto nell’ampia sala del Consiglio. Un trionfo di colori davanti allo scranno dei Capi di Stato.
'La federazione balestrieri è autentica ambasciatrice del nostro paese - lo ha sottolineato il Segretario di Stato al Turismo Paride Andreoli - La sua storia è ricca di emozioni ed aneddoti. L’impegno di chi l’ha amata e l’ama le ha permesso di svilupparsi e crescere anno dopo anno, fino a diventare un punto di riferimento per i più giovani'.
'Sono ben 50 anni che oltre 650 persone hanno vestito la divisa di balestriere, sbandieratore, musico e figurante con impegno, responsabilità, passione e fede - ha rimarcato con orgoglio il presidente Paolo Muccioli -. Sono stati 50 anni di lavoro arduo e disinteressato per recuperare non solo una istituzione ma anche quei valori storici, quel profondo attaccamento alle tradizioni del paese, per parlare ai giovani della nostra patria, della nostra tradizione di libertà, della necessità di mantenere sempre vivi i nostri più alti valori storici'. Poi hanno preso la parola i Capitani Reggenti: 'Il 50esimo anniversario- hanno commentato - non vuole essere solo una ricorrenza da festeggiare, ma un esempio di come si possa uscire dai canoni celebrativi lasciando spazio a momenti di riflessione delle nostre tradizioni. Compito fondamentale della balestra è stato quello della difesa della nostra terra. Ma difendere le proprie mura ha sempre avuto per i sammarinesi il significato di difendere la propria identità oltre che la propria libertà. La balestra è diventata quindi strumento di educazione morale, di fratellanza e di amicizia'.
Nel pomeriggio nella Cava dei Balestrieri il raduno in abiti civili di tutti coloro che nei 50 anni hanno fatto parte della Federazione. Uomini e donne che con grande impegno e dedizione hanno difeso, reso onore e fatto conoscere anche fuori confine le tradizioni della Repubblica. Inaugurata per l’occasione una pietra con lo stemma del 50esimo anniversario. Un segno tangibile del rispetto e dell’apprezzamento del paese e dei suoi cittadini. l’auspicio che non venga mai a mancare il legame di continuità tra tradizione e identità che i balestrieri rappresentano. A chiudere, i festeggiamenti: il corteo storico per le vie del centro, la donazione della medaglia commemorativa alla teca del Santo Marino e lo spettacolo nella cava antica dal titolo '50 anni di emozioni'.
'La federazione balestrieri è autentica ambasciatrice del nostro paese - lo ha sottolineato il Segretario di Stato al Turismo Paride Andreoli - La sua storia è ricca di emozioni ed aneddoti. L’impegno di chi l’ha amata e l’ama le ha permesso di svilupparsi e crescere anno dopo anno, fino a diventare un punto di riferimento per i più giovani'.
'Sono ben 50 anni che oltre 650 persone hanno vestito la divisa di balestriere, sbandieratore, musico e figurante con impegno, responsabilità, passione e fede - ha rimarcato con orgoglio il presidente Paolo Muccioli -. Sono stati 50 anni di lavoro arduo e disinteressato per recuperare non solo una istituzione ma anche quei valori storici, quel profondo attaccamento alle tradizioni del paese, per parlare ai giovani della nostra patria, della nostra tradizione di libertà, della necessità di mantenere sempre vivi i nostri più alti valori storici'. Poi hanno preso la parola i Capitani Reggenti: 'Il 50esimo anniversario- hanno commentato - non vuole essere solo una ricorrenza da festeggiare, ma un esempio di come si possa uscire dai canoni celebrativi lasciando spazio a momenti di riflessione delle nostre tradizioni. Compito fondamentale della balestra è stato quello della difesa della nostra terra. Ma difendere le proprie mura ha sempre avuto per i sammarinesi il significato di difendere la propria identità oltre che la propria libertà. La balestra è diventata quindi strumento di educazione morale, di fratellanza e di amicizia'.
Nel pomeriggio nella Cava dei Balestrieri il raduno in abiti civili di tutti coloro che nei 50 anni hanno fatto parte della Federazione. Uomini e donne che con grande impegno e dedizione hanno difeso, reso onore e fatto conoscere anche fuori confine le tradizioni della Repubblica. Inaugurata per l’occasione una pietra con lo stemma del 50esimo anniversario. Un segno tangibile del rispetto e dell’apprezzamento del paese e dei suoi cittadini. l’auspicio che non venga mai a mancare il legame di continuità tra tradizione e identità che i balestrieri rappresentano. A chiudere, i festeggiamenti: il corteo storico per le vie del centro, la donazione della medaglia commemorativa alla teca del Santo Marino e lo spettacolo nella cava antica dal titolo '50 anni di emozioni'.
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