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Celebrazioni pasquali tra sacro e profano

27 mar 2005
Con la solenne Messa in Pieve officiata da Don Eligio Gosti, la Settimana Santa ha raggiunto il suo culmine. Una ricorrenza dal grande significato poiché si celebra la Resurrezione di Cristo, massima espressione della liturgia cristiana. Un momento di festa e riflessione che ogni anno riunisce numerosi fedeli nella Basilica del Santo, così come in tutte le parrocchie della Repubblica.
Il rito pasquale della rinascita è ancora irrinunciabile momento di aggregazione per le famiglie, che scelgono di festeggiare all’insegna della tradizione culinaria. C’è chi predilige il consumo del pranzo di Pasqua tra le mura domestiche, chi trascorre invece la giornata al ristorante affidandosi all’abilità dello chef, ma a farla da padrone è sempre e comunque l’agnello, cucinato arrosto, in fricassea o fritto, con contorno di verdure di stagione. E non possono mancare sulla tavola pasquale i dolci tipici del periodo, dalla pagnotta alla colomba, fino all’uovo di cioccolato, piccoli peccati di gola che accontentano da sempre il palato di grandi e piccini.

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