Proposte e condizioni da approfondire quelle contenute nel piano industriale della Associazione che riunisce i produttori di latte sammarinesi, consegnate al segretario competente e oggi allargate al Congresso di Stato. “Un piano tardivo rispetto alla scadenza del bando – ammette il portavoce dell'Associazione Cooperativa Agricola Latte Sammarinese, Ugo Bonifazi - ma ora le nostre proposte ci sono.
Un occhio particolare alla tutela del prodotto, che resti sammarinese, a tutela del consumatore finale, garantendo anche i posti di lavoro”.
Dal canto suo la segreteria al territorio è perentoria: “Si va avanti nell'obiettivo della privatizzazione vera. O privatizziamo o chiudiamo – ripete Antonella Mularoni – e qualsiasi proposta non può che essere in questo senso”. Difficile capire che cosa succederà, a bando chiuso da tempo e con l'interesse di un imprenditore dal know how consolidato nel settore. Ma l'obiettivo della segreteria è duplice: “Vogliamo privatizzare – prosegue Antonella Mularoni – ma anche salvare la filiera lattiero-casearia e, in questa direzione, servono delle competenze. Ma la speranza è che davvero i produttori sammarinesi siano pronti a collaborare al salvataggio, al mantenimento, al miglioramento del nostro prodotto per arrivare anche ad esportarlo”.
AS
Un occhio particolare alla tutela del prodotto, che resti sammarinese, a tutela del consumatore finale, garantendo anche i posti di lavoro”.
Dal canto suo la segreteria al territorio è perentoria: “Si va avanti nell'obiettivo della privatizzazione vera. O privatizziamo o chiudiamo – ripete Antonella Mularoni – e qualsiasi proposta non può che essere in questo senso”. Difficile capire che cosa succederà, a bando chiuso da tempo e con l'interesse di un imprenditore dal know how consolidato nel settore. Ma l'obiettivo della segreteria è duplice: “Vogliamo privatizzare – prosegue Antonella Mularoni – ma anche salvare la filiera lattiero-casearia e, in questa direzione, servono delle competenze. Ma la speranza è che davvero i produttori sammarinesi siano pronti a collaborare al salvataggio, al mantenimento, al miglioramento del nostro prodotto per arrivare anche ad esportarlo”.
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