Trattativa aperta con l'Associazione Cooperativa Agricola Latte Sammarinese. A poche settimane dalla proposta lanciata e dal piano industriale presentato dai produttori del Titano il governo risponde, dando di fatto nuovo impulso e avviando alla chiusura una questione che da mesi teneva ferme le sorti della Centrale. Dalle pagine della Tribuna la notizia, che il segretario al territorio Antonella Mularoni specifica così: “Nessuna decisione definitiva, nessuna assegnazione”, solo una apertura, stabilita dal Governo nello scorso Congresso di Stato, alle proposte dei produttori sammarinesi, nell'auspicio che la vicenda “vada a breve a buon fine”. Torna su quello che ritiene l'obiettivo di fondo e la logica che dovrà reggere il cambiamento gestionale: la privatizzazione. Stando le garanzie in termini di sgravi e contributi, che spettano per legge alla Cooperativa “la privatizzazione non si fa con i soldi pubblici”. Circoscrive poi il ruolo della Commissione Risorse Ambientali e Agricole, in vista anche dell'attesa riforma dell'agricoltura per una modernizzazione dell'impianto legislativo: “Le risorse pubbliche scarseggiano e la commissione ha un bilancio da ripartire fra tutti i settori agricoli, non solo per il lattiero-caseario”. Torna poi sull'investitore che per primo e da mesi aveva manifestato interesse al bando di gestione, la piemontese Valform: “Resta l'auspicio che i Bernardi, intenzionati ad aprire un nuovo stabilimento in centro Italia, scelgano San Marino come sede del proprio investimento, in quanto azienda che vanta produzioni d'eccellenza”.
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