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Centri estetici e parrucchieri vogliono riaprire: ecco le proposte per farlo in sicurezza

Il Segretario Generale Pio Ugolini: “Una serie di misure pensate per non mettere a repentaglio clienti, dipendenti, titolari e tutto il sistema. Speriamo di trovare risposte già dal 4 maggio".

28 apr 2020
Pio Ugolini in collegamento Skype
Pio Ugolini in collegamento Skype

L'Unione Nazionale Artigiani e piccole medie imprese (UNAS) stila una lista di proposte e linee guida per una riapertura progressiva di centri estetici ed acconciatori nel rispetto della lotta alla diffusione del coronavirus. “Ci corre l’obbligo segnalare che tutte le realtà in questione sono chiuse per legge dallo scorso 9 marzo – scrive Unas - e in nessun caso ci si può aspettare che questi operatori possano essere in grado di onorare costi di personale, di licenza e di autosostentamento senza specifici aiuti che tutte le categorie meriterebbero”.

“Concreti e responsabili in una serie di proposte molto rigide per garantire la massima sicurezza sanitaria ma permettere una riapertura necessaria”, spiega il Segretario Generale di UNAS Pio Ugolini: “Una serie di misure pensate per non mettere a repentaglio clienti, dipendenti, titolari e tutto il sistema”.

Proposte sia di carattere organizzativo: come lo svolgimento dell'attività esclusivamente su appuntamento o di carattere igienico sanitario: come l'utilizzo di guanti, mascherine o visiere per trattamenti ai quali non può esserci la di stanza interpersonale di un metro. 


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