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Chiamate alla COT, ISS: oltre 4.400 in un giorno

29mila gli accessi nell'ultimo mese. La Centrale Operativa Territoriale tra i temi dell’audizione dei vertici ISS, in Commissione. Libera ne chiede la chiusura, la Sanità ne difende il funzionamento, l’ISS invita ad un uso razionale

di Annamaria Sirotti
8 dic 2022

Con una petizione online, Libera ne chiedeva la chiusura per potenziare invece la medicina di base, rispetto ad un servizio che - per il partito di opposizione, “dopo soli sei mesi mostra tutta la sua debolezza”. Il tema torna nell'audizione dei vertici ISS in Commissione Sanità, con il Direttore Generale Francesco Bevere, per il quale "la COT non è una barriera, ma un facilitatore", - così ha detto in Aula - ed è la "cabina di regia per la telemedicina" che – aggiunge - sarà introdotta progressivamente. Difende l'operato, ma non manca di ringraziare chi ha lanciato la petizione, nell'obiettivo comune della tutela dei cittadini. Dalle opposizioni anche suggerimenti, con Repubblica Futura che propone la possibilità di prenotare esami tramite app, così da alleggerire la mole di richieste telefoniche. Mentre Grazia Zafferani, dal Gruppo Misto, critica la scelta di registrare le chiamate alla COT, con riferimento alla tutela della privacy.

Il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, dettaglia i numeri delle chiamate, dati poi ripresi dallo stesso Istituto di Sicurezza Sociale, che, in una nota, torna a ricordare modalità di funzionamento del servizio e consigli per un accesso corretto. Prende a riferimento la giornata di lunedì 5, con un picco di 4.400 telefonate, il dato più alto dalla istituzione della COT, “così elevato – dice l'ISS – che ha reso difficile garantirne l'efficienza”. Conferma un trend crescente di chiamate, concentrate particolarmente e proprio il lunedì, ricordando gli orari di apertura su tutta la settimana. Volume elevato anche su base mensile: negli ultimi 30 giorni sono state 29mila le chiamate, un dato corrispondete all'intera popolazione sammarinesi, esclusa quella in età pediatrica. Ricorda ancora come, terminata l'emergenza pandemica, non vi siano disposizioni che vietino ai cittadini di recarsi direttamente dal proprio medico per questioni ritenute prioritarie o urgenti e che non necessitino, dunque, di una prenotazione ordinaria attraverso la COT.





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