Chiusa l'inchiesta Why Not

Chiusa l'inchiesta Why Not.
La procura generale di Catanzaro chiude l’inchiesta Why Not, iniziata dall’ex Pm Luigi De Magistris nel 2007. E’ stato depositato l'avviso di conclusione indagini per 106 persone coinvolte nell'inchiesta. Non figurerebbero, nell’elenco, l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi e altri indagati, tra cui il parlamentare del Pd, Sandro Gozi, e il collaboratore dello stesso Prodi, Piero Scarpellini per i quali i magistrati sarebbero orientati a chiedere l’archiviazione. Scalpellini, tra l’altro, è anima della società sammarinese Pragmata, molto noto in Repubblica.
L'inchiesta, su presunti illeciti nella gestione di fondi pubblici, ipotizzava l’esistenza di una “loggia San Marino”. Le procure di Catanzaro e Salerno sono state protagoniste di un aspro scontro istituzionale per le perquisizioni reciproche e sequestri incrociati degli atti dell'inchiesta Why Not, che ha visto scendere in campo anche il presidente della Repubblica, Napolitano.
Nell’elenco delle 106 persone figurano, inoltre, il Presidente della Regione Calabria, Agazio Lojero, l’ex presidente Giuseppe Chiaravalloti, il deputato Giuseppe Dima, del Popolo della Libertà e il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini. L’avviso di conclusione delle indagini è stato inviato anche alla superteste dell’inchiesta, Caterina Merante.

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