Clochard, i quattro ragazzi hanno confessato

Clochard, i quattro ragazzi hanno confessato.
Sono 4 riminesi tra i 19 e i 20 anni, tre di loro lavorano, uno è studente universitario. Vivono in famiglia e il 10 novembre scorso, di notte, hanno dato fuoco, forse per divertimento, ad Andrea Severi, il clochard di 44 anni che da tempo viveva su una panchina di via Flaminia a Rimini.
Si tratta di Alessandro Bruschi, 20 anni, Enrico Giovanardi 19, Fabio Volanti 20 e Matteo Pagliarani 19, che ora si trovano nel carcere dei Casetti. Hanno confessato.
Per loro è scattato il fermo giudiziario in attesa della convalida dell’arresto per tentato omicidio volontario e incendio. Sono stati individuati grazie ad un’operazione congiunta della squadra mobile e dei carabinieri, ma anche grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, che hanno riferito di un gruppo di giovani che si vantavano dell’episodio.
Successive indagini, supportate da intercettazioni ambientali nei luoghi di ritrovo dei 4 ragazzi, e telefoniche sui loro cellulari, hanno permesso di ricostruire l’accaduto. Convocati in Questura inizialmente hanno tentato di negare ogni responsabilità, ma incalzati hanno ammesso di aver organizzato e messo in atto l’incendio ai danni di Andrea, già preso di mira in passato con sassi e petardi.
Ora si dicono pentiti ma quella notte hanno riempito una tanica di benzina in un distributore che non ha telecamere, poi arrivati in via Flaminia, mentre gli altri tre aspettavano in macchina, Alessandro Bruschi è sceso, ha versato il carburante e ha dato fuoco all’uomo. Nessuna matrice politica all’origine del gesto, ad escluderlo sono sia il procuratore Battaglino che il suo vice Ercolani che invece danno maggior credito ad un gesto dettato dalla noia, dal dispregio della vita.

Myriam Simoncini

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