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Coe: San Marino esortato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della tratta di esseri umani

14 mar 2019
Consiglio d'Europa
Consiglio d'Europa
Il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, nel rapporto pubblicato oggi, prende atto dei passi in avanti compiuti da San Marino che ha adottato nuove misure per contrastare la tratta, ma rileva anche alcune lacune.

Positive, per gli esperti del Coe, le modifiche sull’ingresso e la permanenza degli stranieri, con il rilascio di permessi di soggiorno rinnovabili alle vittime di tratta per motivi umanitari e per consentire la loro cooperazione nell’ambito di procedimenti penali.

Un’altra evoluzione positiva quella per gli stranieri impiegati come badanti, con la concessione del permesso di lavoro e di soggiorno per 12 mesi, senza l’obbligo di lasciare il paese alla scadenza, e la possibilità del rinnovo. Così come viene apprezzata l’istituzione di uno sportello di consulenza per badanti e i loro diritti.

Assistenza non solo alle vittime di violenza ma anche di tratta.

Nota dolente, per gli esperti Greta, resta il capitolo formazione. "A San Marino non c'è alcun caso di tratta di esseri umani", dice il rapporto, ma vanno formati i professionisti che operano in questo campo per consentire loro di riconoscere gli indicatori utili a individuare potenziali vittime di tratta e di affrontare il problema, sulla base della Convenzione.

Ecco perché il Greta esorta le autorità sammarinesi ad adottare un documento programmatico sul tema e inserire gli interventi di contrasto nel piano strategico nazionale già esistente. Facendo leva su misure di sensibilizzazione al fenomeno della tratta e corsi di formazione per chi opera nel settore.

Senza dimenticare iniziative legislative per garantire assistenza e sostegno.

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