Coldiretti: colture 'stravolte' da surriscaldamento. A San Marino problema è caldo record

Banane, avocado e frutti esotici nei campi della Sicilia. Dalla parte opposta della penisola, uve che crescono a quasi 1200 metri di altitudine. I cambiamenti climatici stanno modificando la disposizione delle colture in tutta Italia. Lo spiega la Coldiretti che illustra una situazione in metamorfosi, risultato di anni di surriscaldamento dell'ambiente.

Così, la coltivazione delle olive è diventato un business per la Valtellina dove, negli ultimo 10 anni, gli ulivi sono passati da 0 a circa 10mila. Nella pianura Padana cresce circa la metà del pomodoro per conserva e del grano duro per la pasta di tutta la nazione. E in provincia di Aosta le viti prosperano ad alta quota. Se per molti l'aumento dei gradi centigradi si traduce in nuovi affari, per altri rappresenta un problema, come per la stagionatura dei salumi, l'affinamento dei formaggi e l'invecchiamento dei vini.

A San Marino non si registrano cambiamenti di rilievo nelle colture dovuti al riscaldamento globale, spiegano dall'Ugraa. Qui il problema è il caldo record dell'estate che si aggiunge alle scarse piogge dei mesi precedenti. La stagione torrida non sta portando particolari pensieri ai coltivatori di grano. Anzi, sta aiutando il processo di asciugatura. Ma i vigneti sono in fase di stress e negli uliveti le olive stanno cadendo. Si dovrà aspettare ancora per capire se l'afa e la siccità causeranno danni. Sottotono, invece, la raccolta di erba medica usata per produrre foraggio. Vicino ai campi, nelle stalle, sono gli animali a star male. Si pensi alle bovine che, in sofferenza, stanno producendo meno latte del normale.

Mauro Torresi

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