Logo San Marino RTV

Come funzionava l’attività di riciclaggio della Fincapital? Lo spiega il gip di Napoli nell'ordinanza

24 set 2011
San Marino - Come funzionava l’attività di riciclaggio della Fincapital? Lo spiega il gip di Napoli nell'ordinanza
San Marino - Come funzionava l’attività di riciclaggio della Fincapital? Lo spiega il gip di Napoli nell'ordinanza
Sono pesanti le conclusioni del gip di Napoli Isabella Iaselli nei confronti di Livio Bacciocchi: gli viene attribuita la duplice qualità di “promotore, insieme con Francesco Vallefuoco, dell’associazione finalizzata al riciclaggio e alle truffe”, nonché di “concorrente esterno nell’associazione di stampo camorristico facente capo a Raffaele Stolder”. Da numerose intercettazioni, si legge nell’ordinanza, risulta che attraverso la sua finanziaria Fincapital, veniva realizzata attività di riciclaggio di ingenti somme di denaro, provenienti da truffe o da clan camorristici. Funzionava così: si aprono vari conti correnti, intestati a società o persone fisiche di fiducia, e il denaro disponibile sui conti viene passato ad altre società, attraverso operazioni di false fatturazioni utilizzate per sconti bancari proprio con Fincapital; a Fincapital si consegnano assegni bancari, senza nome né beneficiario né data di emissione, affinché Bacciocchi e Zonzini, quest’ultimo direttore della finanziaria, valutino come e quando cambiarli con assegni circolari o con denaro contante da reinvestire. Poi si procede a richieste di finanziamento per l’esecuzione di transazioni commerciali fittizie. Così il gruppo fa circolare denaro senza che si possa verificarne la provenienza, e dall’altro lo moltiplica, dando vita a società con movimentazioni irreali destinate alla bancarotta. “Il Bacciocchi è pienamente coinvolto – conclude il gip – Anche se il meccanismo si è in qualche modo inceppato, perché il desiderio di operare sempre con maggiori somme, anche con la copertura delle organizzazioni camorristiche alle spalle, fa giungere il gruppo ad un punto di rottura, attirando su di loro i sospetti degli istituti di credito”.

Francesca Biliotti

Riproduzione riservata ©