Comitato di Bioetica: prima della sua nascita, un terribile malinteso

Comitato di Bioetica: prima della sua nascita, un terribile malinteso.
Una girandola di lettere, richieste di chiarimento, sospetti di ingerenze e qualche risentimento, messe in moto da una mail, inviata per iniziativa personale, forse un eccesso di zelo, la volontà di contribuire alla nascita di un Comitato Sammarinese di Bioetica, sul quale la Segreteria alla Sanità sta lavorando. La documentazione arriva nella serata di martedì, nelle redazioni dei giornali, riporta copie delle mail con le quali la rappresentante della ISF, una società sammarinese in attesa delle autorizzazioni ad esercitare in campo sanitario, chiede al Professor Luca Marini, Vice Presidente del Comitato di Bioetica Italiano, la disponibilità a collaborare per la nascita del futuro Comitato Sammarinese. La signora Luana Piroli, coordinatrice di quell’azienda privata, scrive però di agire in nome e per conto del responsabile dell’Authority, Andrea Gualtieri. Appena scoperto di essere stato contattato da un’azienda privata e non da un ufficio pubblico, il professor Marini chiede spiegazioni proprio a Gualtieri, ma non ricevendone scrive al Segretario di Stato lamentandosi per quella che non rappresenta certo una prassi ortodossa. “Posso collaborare – scrive – con enti pubblici anche internazionali, ma non con imprese private. Un piccolo terremoto denunciato però da una fonte anonima e quindi da noi non tenuto in considerazione”. Oggi, fatti i dovuti accertamenti, si riesce meglio a fare luce sulla vicenda. Il responsabile dell’Authority smentisce di aver mai incaricano qualcuno ad agire in nome e per conto dell’ufficio che rappresenta e produce le diffide già inviate a suo tempo; la società privata, si assume ogni responsabilità e si scusa ufficialmente con il professor Marini, con il dottor Gualtieri e con il Segretario di Stato che a sua volta scrive al Vice Presidente del Comitato Italiano di Bioetica informandolo che tutto il malinteso è stato causato dalla volontà unilaterale della società in questione “che – scrive Chiaruzzi – non ha peraltro ancora la necessaria autorizzazione al funzionamento”.
“E’ espressa volontà del Governo – chiarisce il responsabile delle politiche sanitarie – istituire il Comitato di Bioetica per dotarsi di tutti quegli strumenti che possano garantire le tutele e i necessari controlli affinché non avvengano distorsioni”.
Chiarito, dunque, l’equivoco anche se alcuni dubbi restano, primo fra tutti su chi, nascosto dall’anonimato, si è premurato di recapitare alle redazioni una parte della corrispondenza, ipotizzando intrecci inconfessabili e conflitti di interessi.

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