Comitato casinò: i commercianti prendono le distanze

Comitato casinò: i commercianti prendono le distanze.
Mancanza di presupposti ritenuti fondamentali. L’USC motiva così la sua presa di distanza dal supercomitato per la rinascita del casinò. Identico il punto d’arrivo, ma diversi gli obiettivi e i percorsi. Fondamentale per l’unione commercianti la gestione dell’eventuale casa da gioco: che dovrà assolutamente essere retta da ente o società partecipate a maggioranza dallo Stato.
L’USC si dichiara poi in attesa di una decisa presa di posizione da parte del Governo. “Proprio mancando questa si sono verificate confusioni, interpretazioni diverse e strumentalizzazioni”. L’azione del supercomitato – sostiene l’USC – si sofferma sui diritti di concessione ed è proprio quello che l’unione commercianti combatte: “evitare cioè che allo Stato vadano solo le briciole e ai gestori il grosso degli introiti”. Spetterebbe per l’Unione commercianti all’esecutivo delineare le linee base di questo progetto e gestirne l’avvio anche per gli aspetti diplomatici e politici delle relazioni con l’Italia. Solo allora e non prima, il via all’iniziativa referendaria lasciando spazio ai sì e ai no dei cittadini.

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