La comunità si stringe per l'ultimo saluto a Don Gosti

San Marino ha salutato Don Eligio Gosti. Uomo, ricorda il Pdcs, che ha sempre custodito il messaggio di libertà che il santo fondatore ha lasciato ai sammarinesi. Nella Chiesa di Murata c’è tanta gente comune, centinaia di persone con le più alte istituzioni: i Capitani Reggenti e i segretari Mularoni, Valentini e Arzilli. Con loro il mondo religioso e il volontariato. C’è tanto cuore, lo stesso che Don Eligio ha profuso in tanti anni di impegno pastorale “tra i più vasti e creativi” ricorda il vescovo. Uno dei padri nobili della diocesi, per mons Luigi Negri. La Corale lo accompagna anche oggi, dopo averlo fatto per tanti anni in Pieve. E si sprecano i messaggi di cordoglio, all’ inizio e alla fine della cerimonia. Ricordano il sacerdote, l’uomo, lo scrittore, il grande conoscitore della storia e delle tradizioni sammarinesi. Il culto per il Santo Marino. Il primo cavaliere del santo sepolcro di Gerusalemme. E ancora l’ impegno per i più sfortunati. Le offerte raccolte in Chiesa andranno in Terrasanta, in favore di Anziani e Bambini. E proprio i piccoli di Betlemme nell’ ultimo saluto gli hanno chiesto di chiedere a Gesù un papà e una mamma per loro. Il volontariato come ragione di vita, tanto che Don Eligio ha chiesto di essere sepolto insieme alla giacca dell’ Ustal, l’ associazione per il trasporto ammalati. I volontari lo accompagnano fino alla fine, in quel viaggio a Maiolo, dove era nato 86 anni fa e dove ha chiesto di tornare. Dal sindaco, Marcello Fattori, il ricordo più commosso. Di chi lo ha avuto come parroco, catechista, amico e nel ruolo di primo cittadino porta l’ultimo saluto dell’amministrazione.

g.b.

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