Il congedo di Mons. Luigi Negri da vescovo di San Marino e Montefeltro

“Avremo nostalgia del Magistero di Benedetto XVI nei prossimi anni”. E' questo il solo accenno di Luigi Negri alle dimissioni del Papa, durante il congedo ufficiale da San Marino, al termine della sua missione pastorale. A lui il Segretario di Stato per gli affari esteri ha consegnato la croce di Sant'Agata, salutandolo con commozione. Ha vissuto con noi 8 anni che hanno trasformato la Repubblica, ha detto Pasquale Valentini, coniugando i compiti pastorali con le nuove sfide sociali. Ma l'impegno del Vescovo si è anche concretizzato in una forte azione in difesa del nostro Paese, nella fondazione Internazionale Giovanni Paolo II e nella storica visita del Papa. Credo di avere insegnato, riassume Negri, che la società vive se c'è un bene comune forte, che non è la somma di beni particolari. E al vertice del bene comune c'è la sovranità.
E' la Reggenza ad esprimere la riconoscenza dei sammarinesi non solo per l'impegno profuso nel governo della Diocesi, ma per il profondo attaccamento che il Vescovo ha sempre dimostrato verso il nostro Paese. Sappiamo, hanno detto i Capi di Stato, quanto convinto ed appassionato sia stato l'impegno in difesa di San Marino, della sua libertà e delle sue peculiarità storiche, così come costante e risoluto è stato l'appello affinché il bene comune sia posto al centro della considerazione politica e sociale.

Sonia Tura

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