OSPEDALE

Consulenza sismica da 300mila euro. Sulla polemica intervengono il segretario Canti e Rf

Non si spengono le polemiche sulla recente Delibera del Governo che stanzia 300mila euro a favore di uno studio romano per stilare una relazione sulla Vulnerabilità Sismica dell'Ospedale di Stato. Il segretario al Territorio Stefano Canti risponde alle critiche contenute in un articolo di Giornale.sm spiegando che la priorità è “la sicurezza degli operatori e dei degenti”. Si tratta di circa 1000 dipendenti – specifica – a cui si aggiungono altri 1000 utenti al giorno. La valutazione della capacità di risposta della struttura – continua Canti – si è resa necessaria perché “il territorio sammarinese è classificato in gran parte sismico e il patrimonio edilizio è inadeguato o perlomeno vulnerabile, tanto più che la costruzione dell'Ospedale risale agli anni '70. Infine – conclude il segretario – la nostra struttura è strategica e in caso di calamità sismica è l'unico presidio sanitario che abbiamo”.

Nella polemica si inserisce anche Repubblica Futura, che bolla l'iniziativa come “l'ennesimo spettacolo di incapacità e scarsa trasparenza”. “Perché spendere cifre rilevanti per avere la diagnosi strutturale su un edificio che già si è deciso di smantellare?”, chiede Rf, che aggiunge: “Perché non rivolgersi eventualmente a realtà professionali del territorio per il completamento dell'analisi già brillantemente avviata da due ingegneri sammarinesi diversi anni fa?”. Per Rf, in conclusione, un'analisi di questo tipo avrebbe senso “solo per individuare anche gli interventi successi di miglioramento dell'edificio”, mentre lo studio in programma prevede “solo la valutazione – spiega il partito – del comportamento sismico della struttura esistente e le relative criticità”.

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