Consulta liberi professionisti contesta la riforma pensionistica

Crea dubbi e interrogativi, nella consulta nazionale dei liberi professionisti, la legge di riforma del sistema pensionistico. Il presidente della consulta, Enzo Zafferani, insiema a Luigi Baciocchi, presidente avvocati e notai, a Gian Enrico Casali, presidente ragionieri commercialisti, hanno spiegato perché considerano squilibrata la riforma ed elencato cosa ritengono necessario cambiare. Primo punto la differenza di calcolo sulla retribuzione media, gli ultimi 10 anni per i lavoratori subordinati, dal gennaio 1983 per gli autonomi. Secondo punto. Revisione dell’articolo del cosidetto incentivo solo per i lavoratori subordinati anche questo ritenuto poco equo. Infine, considerando che l’inizio del periodo contributivo, per i liberi professionisti, è procrastinata nel tempo per conseguire una laurea e svolgere il tirocinio, la consulta suggerisce di prevedere almeno la possibilità di riscattare gli anni spesi per lo studio. 'Non vogliamo - sostengono - essere cittadini di serie B. Rappresentiamo oltre 600 liberi professionisti che danno lavoro a un migliaio e più di persone e intendiamo far sentire la nostra voce. Se riforma deve essere, concludono, che sia uguale per tutti'.

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