Continua la mobilitazione mondiale contro la pena di morte

La data di riferimento è il giorno 30 del mese approdo delle manifestazioni di questi giorni perché il 30 novembre 1786 fu il Granducato di Toscana il primo stato ad abolire la pena di morte. Dal 2002 Sant’Egidio ha lanciato la sfida ai cittadini del mondo per far cessare la barbarie perpetrata da 58 stati a ogni latitudine, America compresa. La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce alle iniziative da Rimini illuminata da Oreste Benzi denuncia anche la pena vendicativa e disumana dell’ergastolo. “l’uomo non è il suo errore ma è molto più grande”, diceva il Don.
87 nazioni con le loro cittadine accendono la speranza facendo luce sul Colosseo.
San Marino ha superato l’idea della morte di stato dal 1648 niente più decapitazioni; pena capitale sospesa fino al 1848 e definitivamente abolita nel 1865 dando priorità alla sacralità della vita. Il codice penale rigetta anche la detenzione a vita in contrasto con la legge che prevede il”reinserimento sociale e il riscatto rieducativo”. Sopra la finalità punitiva dello Stato, la Repubblica pone il bene primario della vita umana, come sostiene, oggi, la Comunità di Sant’Egidio in Roma.

fz

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