Controlli alimentari: servizio veterinario e polizia civile, insieme, all'opera in bar, ristoranti e supermercati

In auto tutto l'equipaggiamento che serve: dal frigorifero certificato per la corretta conservazione dei campioni di cibo prelevati, al termometro-sonda per misurare le temperature interne ai frigoriferi. Quando si parla di controlli in ristoranti, bar, supermercati, laboratori produttivi è il servizio veterinario e di igiene alimentare l'autorità competente, che a sua volta si avvale di addetti della Polizia Civile appositamente formati. Gli interventi sono programmati in base alla valutazione dei rischi; vigilare sul rispetto della legge (Legge 29 ottobre 1992 n.85) e il recepimento delle normative comunitarie in materia il presupposto da cui partire, eseguendo verifiche, rigorosamente a sorpresa. In presenza di gravi mancanze scatta la sanzione, o peggio la sospensione dell'attività nei casi di recidiva. Innanzitutto si procede con il controllo della documentazione: licenza, autorizzazione sanitaria e manuale di autocontrollo. Quest'ultimo una sorta di diario utile al rispetto dei dovuti standard qualitativi, compilato direttamente dal titolare o dal dipendente. Le annotazioni saranno puntualmente verificate. Il Manuale è diverso e più rigido per i laboratori di produzione. Poi, inizia la fase ispettiva vera e propria. Un agente si assicura che tutto sia a norma, l'altro compila il verbale di ispezione igienica.
Nella cella dove si conserva il pesce si controllano le casse, si misura la temperatura, si rileva l'eventuale presenza di merce in cattivo stato e da rendere ai fornitori. Così avviene per le carni: si verifica che le bianche e le rosse siano tenute separate, anche sul banco. E importante che sia sempre specificata la loro provenienza sui cartellini.
Ovviamente occhio allo stato delle attrezzature, all'abbigliamento del personale e tanto altro ancora. Insomma diverse le regole da rispettare, innumerevoli gli accertamenti da eseguire. Nei primi sei mesi dell'anno sono stati effettuati 177 sopralluoghi (151 nello stesso periodo del 2012), 18 per allerta rapidi diramati su specifici prodotti dal sistema RASSF in rete, 51 quelli sanzionati (in alcuni casi in una sanzione rientrano più infrazioni). 72 le visite al macello pubblico. In totale sono state emesse 15 prescrizioni, 9 i sequestri di cibi o bevande, poi distrutti; una attività sospesa. In totale le infrazioni sanzionate sono 224 (nel 2013 sono state emanate 105 sanzioni a carico di un'unica ditta per pubblicità ingannevole) I dati sono stati forniti dal Servizio Veterinario e di Igiene Alimentare.

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