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Controlli antidroga nelle scuole italiane: la situazione sul Titano

7 giu 2007
Scuola
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“Nella nostra scuola non sono mai stati effettuati controlli perché, sostanzialmente, non avvertiamo questa esigenza. La nostra è una realtà tranquilla, ma nonostante questo c’è attenzione verso il problema e vigiliamo costantemente”. E’ un quadro positivo quello tracciato dalla preside delle scuole superiori Maria Luisa Rondelli; una situazione completamente diversa da quella di troppe scuole italiane: dove droga, alcool e teppismo rappresentano una vera e propria emergenza alla quale, ora, si intende rispondere con decisione. Difficilmente, sul Titano, vedremo mai cani antidroga aggirarsi per i banchi. Il controllo sociale è maggiore. In una realtà piccola, dove tutti si conoscono, e dove i professori hanno un rapporto stretto con le famiglie degli studenti, è più difficile accadano certe cose… o almeno non tra le mura scolastiche; perché in ogni caso il disagio giovanile è un fenomeno che non risparmia nessuna realtà, neppure la Repubblica. Per questo motivo, da tempo, le autorità scolastiche del Titano hanno un rapporto di collaborazione con la Gendarmeria che – in alcuni casi – si è tradotto in campagne di informazione per i ragazzi. Negli ultimi anni, comunque, pare non sia giunta alcuna segnalazione alle forze dell’ordine, per consumo di droga all’interno della scuola.

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