Controlli nelle armerie del Titano in seguito ad irregolarità

Controlli nelle armerie del Titano in seguito ad irregolarità.
Quello di ieri è il primo controllo con relativo sequestro andato a buon fine, ma le ispezioni della gendarmeria sono partite da mesi. Con maggiore tolleranza la scorsa stagione, per dare tempo agli esercenti del centro di regolarizzare la propria situazione. Va dato atto che con l’introduzione delle armerie di prima categoria, cioè a metà strada tra negozi di vendita di armi e quelli turistici, molti operatori hanno seguito dei corsi di formazione professionale ed eseguito test psicoattitudinali.
In ogni caso i controlli eseguiti nei mesi successivi all’entrata in vigore della legge, finora, non avevano dato alcun esito. Si trattava anche del periodo invernale. Quest’anno ecco il primo sequestro, in una armeria del centro gestita da una sammarinese 40enne. A seguito di una segnalazione, la gendarmeria ha accertato la vendita irregolare, a un cittadino russo, di un’arma di modesta capacità offensiva. Successivamente i militari hanno riscontrato irregolarità sulla tenuta dei registri di carico e scarico delle armi. Ed altri illeciti riferiti all’esposizione di materiali in vendita non consentiti. Materiale posto sotto sequestro.
L’ufficio Armi ha segnalato la cosa al commissario della legge Roberto Battaglino. Il reato è quello di commercio abusivo. La legge del marzo 2006 fa riferimento anche a casi più gravi per i quali scattano le sanzioni previste dall’ articolo 251 del codice penale, con pene piuttosto severe, nonché la possibilità di revoca della licenza commerciale.

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