Convegno anti corruzione a Rimini. Pietro Grasso torna su San Marino

Pietro Grasso fa suo un concetto già espresso dal premier Monti: “Basta chiamarli furbetti, non associamo più la furbizia all’evasione e alla corruzione”. Criminalità organizzata e corruzione vanno a braccetto, le indagini antimafia hanno rilevato infiltrazioni nella pubblica amministrazione. Colpire i patrimoni è fondamentale, ha aggiunto: la malavita sostituisce le persone, ma non i capitali persi. E il trasporto di contante è ancora troppo semplice. “Una 24 ore – è stato l’esempio – può contenere fino a 6 milioni di euro, e salire su un autobus per San Marino non è difficile”. In platea c’era anche il commissario Vannucci.
Nonostante la battuta, la collaborazione con San Marino va avanti, a latere del convegno il commissario della legge Rita Vannucci ha incontrato il procuratore antimafia Pietro Grasso e il sostituto procuratore di Forlì Fabio Di Vizio.
L’uso del contante è fortemente avversato anche dall’Agenzia delle entrate, ha spiegato il direttore Befera, che auspica il redditometro per far emegere le discrepanze tra reddito speso e reddito dichiarato. Secondo il pm Di Vizio i recenti scandali non sono dovuti a sfortune di mercato: le diffuse irregolarità non sono state denunciate, i controlli latitano e la prossima legge anticorruzione ancora non da’ certezze.
Nel video, l'intervista col Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso

Francesca Biliotti

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