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Coronavirus, Dott. Arlotti: “Fa più danni la paura, che non la malattia”

Il consulente per le malattie infettive dell'ISS, il dottor Massimo Arlotti parla di “rischi davvero limitati” per i nostri territori e definisce “ampiamente sufficienti” le misure sinora adottate. Sulle mascherine: "Fanno più Carnevale che efficacia"

di Annamaria Sirotti
3 feb 2020

“Il rischio per i paesi lontani dalla Cina e che non hanno una epidemia in corso sono veramente modesti”. Sono le dichiarazioni rese a San Marino RTV dal Dottor Massimo Arlotti, infettivologo, consulente per le malattie infettive dell'ISS, già Direttore dell'Unità Operativa di Malattie Infettive dell'Ospedale di Rimini. “Le misure considerate per ridurre il rischio di trasmissione sono ampiamente sufficienti a garantire che la diffusione non si allarghi oltre quei territori. In generale, i Paesi Europei sono poco esposti, l'Italia lo è meno e San Marino ancora meno dell'Italia. Il rischio è veramente solo teorico. Per quanto riguarda l'uso delle mascherine – torna a dire Arlotti - “fanno più Carnevale, che non efficacia. Non è così che ci protegge da una malattia a trasmissione respiratoria. Al limite andrebbe messa da chi ha i sintomi, non da chi non li ha”. Si sta creando allarmismo? “L'allarmismo c'è – dice Arlotti - e fa più danni la paura che non la malattia; la paura è più contagiosa dei virus. Non dico che questo non sia un problema, ma dico che per quanto riguarda i nostri territori e le nostre popolazioni il rischio va considerato come estremamente modesto”.

Nel video, l'intervista a Massimo Arlotti, infettivlogo, consulte per le malattie infettive dell'ISS


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