Logo San Marino RTV

Coronavirus: il commissario Arlotti risponde su cure, mascherine, scuola

24 apr 2020
Coronavirus: il commissario Arlotti risponde su cure, mascherine, scuola

La dottoressa Stefania Stefanelli apre il question time facendo lei stessa una domanda al commissario per l'emergenza Massimo Arlotti. Negli ultimi giorni si è assistito a persone che, con due tamponi  negativi, al terzo hanno riscontrato positività. Arlotti risponde dicendo che non c'è una spiegazione definitiva. Il fenomeno riguarda pazienti con condizioni gravi e necessità di supporto respiratorio. Si tratta dello stesso episodio con il virus che si localizza e non viene identificato con le tecniche usate, quindi si ripresenta. Ma la risposta immunitaria dei pazienti lo rende inoffensivo. Nessuno è peggiorato e il contagio non molto elevato. Non si tratta di pazienti guariti, ma neppure di nuovi contagi. 

Sulla seconda ondata di contagi a Singapore, considerato un modello, il commissario parla di caso differente. L'approccio sulle misure intraprese erano differenti e lockdown intermittente.  La ripresa è legata alla moltitudine di lavoratori provenienti dal Bangladesh, sistemati in dormitori. Epidemia scoppiata li dentro. 

Il Consulente in psicologia per il personale sanitario. "E' stato attivato ma non ci sono state richieste".

Luc Montagnier sostiene che il virus sia stato creato in laboratorio, Arlotti nelle discussioni che circolano, ritiene che si tratti appunto di una opinione e dunque vale come chi dice il contrario. Senza prove resta nei talk show senza ricadute sul piano pratico. In tutte le pandemie le discussioni hanno sempre tirato fuori un virus creato in laboratorio. 

Arlotti risponde poi sulle possibili cure:

L'Avigan, annunciato, non è mai arrivato, ho firmato la disponibilità a testarlo secondo un protocollo internazionale. Penso che non sia differente da farmaci della stessa categoria, cioè con lo stesso meccanismo di azione. 

Il Tocilizumab: la fornitura ci è arrivata più tardi perchè l'industria non riusciva a rispondere alle richieste; abbiamo trattato 7 pazienti, i primi due con farmaco sottocute, gli altri per via endovenosa. Tutti i trattamenti sono stati autorizzati da me, l'ultimo lo stiamo utilizzando su un paziente del Colore del Grano. "E' stato utilizzato in chi ne aveva l'indicazione - precisa poi l'esperto, quasi a volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa - mantenendo il principio dell'equità all'accesso alle cure". 

Sull'utilizzo dell'Eparina, nei casi che lo richiedono, abbiamo fatto un protocollo prima di Aifa, prima dell'Italia. L'Eparina si autosomministra  con iniezione sottocute. Per cui i pazienti devono imparare a farlo o farsi aiutare dai parenti. 

Impressione sui minori ricoveri è che quello che troviamo con screening e test non siano nuovi contagi, ma erano già presenti nella comunità, perchè le misure di distanziamento hanno funzionato. Alla ripresa della mobilità, misureremo se nuovi contagi meno gravi della prima fase. Arlotti non crede che il virus abbia perso, nel suo modificarsi, la sua forza. 

Una nuova ondata di covid 19 in autunno?  Si tratta di nuova opinione, risponde Arlotti, e come tale argomento da talk show.

Sul controllo delle badanti che custodiscono anziani, alla ripresa della mobilità, pensa che il buonsenso sia la prima regola. Quindi rispettare i principi e le regole. 

Le persone clinicamente guarite, ma non virologicamente, devono continuare a restare in isolamento. 

Non c'è mai stato un problema economico nella gestione della diagnostica, di screening e test. Ma non significa buttare i soldi, risponde il Commissario, il problema  è come gestire screening, fatti in maniera mirata. Con risposte più rapide e interventi più efficaci. 

Il virus si trova nelle feci e nell'acqua non potabile. Chi non rispetta le norme di sanificazione, è possibile anche una trasmissione via alimentare. 

Se  si mettono due o tre mascherine più che protetti da coronavirus si rischia di morire soffocati. 

La mascherina ffp2 con valvola serve a proteggere l'Operatore sanitario, vanno usate solo in ambito assistenziale, non al di fuori. 

Il virus probabilmente non perderà virulenza in estate, aggiunge l'esperto, mentre sui trattamenti, l'Aifa ne ha in studio 40, ma non tutti col via libera. Quelli ad oggi accettati sono anche quelli già utilizzati a San Marino. 

Sull'applicazione relativa al tracciamento dei contagi, l'opinione di Arlotti è che sia utile, purché usata da molte persone. A San Marino deve essere compatibile sia con quella italiana che europea. 

Possibile dopo sintomatologia covid 19 che il tampone sia negativo: i test diagnostici hanno sensibilità non del 100%; i test molecolari tra il 70 e 80%, quindi uno su tre può essere un falso negativo

Il periodo di incubazione Coronavirus va tra i 2 e 14 giorni, ma la maggioranza delle persone che ha sviluppato sintomi li ha manifestati tra la 7^ e 10^ giornata. Gli asintomatici sono contagiosi, ma che lo siano tanto quanto i sintomatici, difficile dirlo, probabilmente è così, avendo cariche virali più basse. 

Conferma che è arrivato dai pipistrelli. Spiegando che il motivo per cui abbiamo più persone positive è perché le cerchiamo. Un elemento di efficienza di un sistema, non di presenza di più contagi, proprio per ridurre il suo diffondersi. 

Il problema legato ai bambini, a chi lasciarli alla ripresa del lavoro. Il dubbio dei genitori. "In teoria potrebbe essere più pericolosa la baby sitter dei nonni, se rimasti in buona salute. Il problema è che sono i nonni che rischiano dai nipoti". Ribadisce che bisogna proteggere le persone anziane nella fase iniziale. 

Sulla scuola tante domande, a iniziare dai test per insegnanti e alunni. Lo screening per tutto il personale della scuola, per Arlotti, è fattibile. Ma sono cose che richiedono tempo. Se si riapre la scuola, e lo decide la politica, il nostro ruolo poi è rendere quella decisione la più sicura per la gente.

Che misure per la sicurezza dei bambini? Le norme si basano sul buon senso comune. Bisogna rispettare il distanziamento sociale, anche tra i bambini. La cosa più importante. Vanno istruiti al distanziamento e all'igiene delle mani.  Arlotti ritiene che sia compito della scuola fare rispettare questi principi.  

All'ingresso della scuola controllo sanitario? È bene farlo conclude Massimo Arlotti. Ai primi segnali di malessere i bimbi vanno allontanati dalla scuola e vanno sottoposti a test. Dopodiché si allargherà screening alla famiglia. 



Riproduzione riservata ©