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Covid-19: cosa c'è da sapere sui sintomi e le differenze con l'influenza stagionale

di Sara Traversi
28 nov 2020

Ormai è chiaro a tutti: protagonista di questo 2020 è, inevitabilmente, il Covid-19. In una situazione così delicata, in cui si alterna la paura del contagio alla sottovalutazione dell'intera epidemia, troppe domande trovano risposte in rete e sui social, senza una reale ripartizione tra informazioni vere e fake news. Per questo motivo diversi esperti si stanno mettendo a disposizione per fare chiarezza su alcuni argomenti. Innanzitutto saper distinguere un'influenza stagionale dall'attuale epidemia

L'analisi è abbastanza complessa a causa dei sintomi simili: per questo è importante sottolinearne le differenze. Specifico del Covid-19 è la febbre superiore al 37.5, tosse secca ed insistente se associata all'innalzamento di temperatura corporea, l'aggiunta di congiuntivite e problemi alle vie respiratorie. Similmente delicata è la suddivisione tra sintomi del virus ed eventuali forme allergiche. In quest'ultimo il raffreddore tipico è riconducibile a prurito nasale, oculare e lacrimale. Raffreddore da Covid è invece associato a febbre, tosse e perdita di gusto e olfatto. Per rassicurare, i soggetti allergici non corrono alcun rischio maggiore di contrarre il virus.

Il Dott. Ceccarini, direttore di Cure Primarie e Salute Territoriale, sottolinea la difficoltà di analisi. Per questo spiega l'attuale importanza del vaccino antinfluenzale, a cui in tanti si sono già sottoposti in attesa che arrivi quello per il Covid-19: con esso è possibile, in caso di sintomi, ridurre le alternative diagnostiche. Ricorda l'importante appello rivolto alla popolazione: mai andare direttamente al pronto soccorso ma rivolgersi prima al medico di fiducia, telefonicamente o a domicilio, per poter valutare i sintomi ed eventuali rischi.

Sempre più spesso si sente parlare di saturimetro, strumento utile per monitorare la saturazione di ossigeno e le funzioni respiratorie in pazienti infetti da coronavirus. È infatti consigliato, per i pazienti positivi, averne uno in casa per effettuare la semplice misurazione: nel caso in cui la saturazione scende sotto il 95-94% è opportuno contattare un medico. Inoltre gli esperti si raccomandano di credere alle giuste informazioni, consigliando di attenersi a fonti istituzionali e controllare sempre la data di pubblicazione. L'invito è quello di consultare la sezione del portale dell'Iss che tenta di spiegare, con un linguaggio semplice e accessibile, tutto ciò che c'è da sapere sull'epidemia.

Nel video l'intervista Agostino Ceccarini, direttore di Cure Primarie e Salute Territoriale 


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