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Covid, Direttore sanitario Iss sulle terapie intensive: “Situazione impegnativa, possibilità di limitare le attività chirurgiche”

di Mauro Torresi
23 nov 2020
Sentiamo Sergio Rabini
Sentiamo Sergio Rabini

Nuova vittima del Coronavirus: si tratta di un sammarinese di 63 anni morto ieri. E' il quarantaquattresimo decesso dall'inizio della pandemia in Repubblica. Dall'altra parte, è stato registrato un nuovo positivo su 12 tamponi. La percentuale di nuovi casi su esami scende all'8,33%. I contagiati attuali in territorio sono 235, con un età media di 43 anni. Stabile il numero totale dei ricoverati: 12. Ma quello che mette in guardia i medici è soprattutto il numero di pazienti in terapia intensiva: sette sono in condizioni critiche, di cui 6 uomini e 1 donna, con un età che va dai 50 ai 70 anni. Altri sei si trovano nel reparto Covid. 

Il direttore sanitario dell'Iss, Sergio Rabini, parla di un “incremento significativo” dei ricoverati che necessitano di assistenza intensiva. I numeri attuali dell'infezione nel Paese, spiega, stanno raggiungendo quelli della prima fase. Per la terapia intensiva sono stati aumentati i posti letto e i pazienti sono intubati. Per questo, prosegue, potrebbe essere necessario limitare gli interventi chirurgici di routine. Almeno nel 15-20% dei casi è necessario un “monitoraggio intensivo”, perché le situazioni, dice il direttore sanitario, evolvono rapidamente. 

Nel servizio, l'intervista a Sergio Rabini, direttore sanitario Iss


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