Covid, Direttore sanitario Iss sulle terapie intensive: “Situazione impegnativa, possibilità di limitare le attività chirurgiche”

Nuova vittima del Coronavirus: si tratta di un sammarinese di 63 anni morto ieri. E' il quarantaquattresimo decesso dall'inizio della pandemia in Repubblica. Dall'altra parte, è stato registrato un nuovo positivo su 12 tamponi. La percentuale di nuovi casi su esami scende all'8,33%. I contagiati attuali in territorio sono 235, con un età media di 43 anni. Stabile il numero totale dei ricoverati: 12. Ma quello che mette in guardia i medici è soprattutto il numero di pazienti in terapia intensiva: sette sono in condizioni critiche, di cui 6 uomini e 1 donna, con un età che va dai 50 ai 70 anni. Altri sei si trovano nel reparto Covid. 
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Il direttore sanitario dell'Iss, Sergio Rabini, parla di un “incremento significativo” dei ricoverati che necessitano di assistenza intensiva. I numeri attuali dell'infezione nel Paese, spiega, stanno raggiungendo quelli della prima fase. Per la terapia intensiva sono stati aumentati i posti letto e i pazienti sono intubati. Per questo, prosegue, potrebbe essere necessario limitare gli interventi chirurgici di routine. Almeno nel 15-20% dei casi è necessario un “monitoraggio intensivo”, perché le situazioni, dice il direttore sanitario, evolvono rapidamente. 
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Nel servizio, l'intervista a Sergio Rabini, direttore sanitario Iss

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