Covid, Iss: "Dati allarmanti" e terapie intensive al limite, ma vaccino già al 10% della popolazione

Sempre sul fronte vaccinazioni, anche "prenotazioni con date di nascita errate per riuscire a by-passare le altre categorie", segnala il dg Iss

Le terapie intensive sono al limite, con 11 posti occupati sui 12 a disposizione. E' uno degli aspetti più critici dell'attuale fase segnata dalle varianti. 32 i nuovi casi rilevati, su 233 tamponi, con un tasso di positività al 13,73%. L'indice Rt, secondo dati Oms, è all'1,05. Ma allo stesso tempo il numero dei guariti supera i nuovi casi: sono 34. Pesa la situazione in ospedale. 26 i ricoveri, di cui 15 nel reparto Covid e 11 in rianimazione.
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L'Iss chiede una stretta sulle attività, per quanto possibile, e invita i cittadini al rispetto delle regole anti-contagio. I casi di positività sono soprattutto tra i contatti familiari, spiega il direttore generale Iss, Alessandra Bruschi, quindi "feste in casa, visite ad amici e parenti e tempo libero". L'eventuale peggioramento della situazione porterà a una riduzione dei servizi in ospedale.

Tra i fattori di speranza, la campagna vaccinale che prosegue a ritmo sostenuto. Alle ore 13 erano a quota 3964 le somministrazioni della prima dose. E' stato già 'coperto', spiega l'Iss, il 10% della popolazione e si punta ad arrivare al 50% con i prossimi due mesi. Evase quasi tutte le richieste per gli over 85; per le persone rimaste si è in attesa della somministrazione di Pfizer. Richieste ulteriori 18mila dosi di Sputnik.

Nel servizio, l'intervista al direttore generale Iss, Alessandra Bruschi
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