ONCOLOGIA

Covid, l'AOS si rivolge ai sanitari no vax e invita ad una riflessione sulla libertà

Lettera aperta: "Vaccinarsi è un dovere, un atto di rispetto verso se stessi e verso il prossimo più vulnerabile"

Covid, l'AOS si rivolge ai sanitari no vax e invita ad una riflessione sulla libertà.

Dall'Associazione oncologica sammarinese un appello alla vaccinazione. Con una lunga e accorata lettera l'associazione riflette su quale sia il valore della libertà: una componente fondamentale delle comunità moderne e avanzate - scrivono.  Abbiamo un solo ospedale, con una sola rianimazione che non può essere monopolizzata per una sola infezione - sottolineano - dato che le altre patologie non vanno in vacanza. Una situazione ancora più complicata per i pazienti oncologici. Vaccinarsi è un dovere - scrivono dall'Aos - un atto di rispetto verso sè stessi e verso il prossimo. Esistono persone in fila per un tampone per ballare in compagnia in discoteca da "liberi" non vaccinati, mentre esistono persone in fila per un tampone sperando di essere liberi di fare il ciclo di chemioterapia. Il virus non deve circolare più, o circolare il meno possibile e lo strumento cardine rimane il vaccino. "È luogo comune ritenere che la Libertà di ognuno di noi finisca dove comincia quella degli altri, sicuramente noi siamo convinti finisca laddove inizia la malattia" - concludono.

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