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Covid, San Marino: No a chiusure nel nuovo decreto, Sì a maggiori controlli

Il decreto verrà emesso tra martedì e mercoledì

26 ott 2020
Covid, San Marino: No a chiusure nel nuovo decreto, Sì a maggiori controlli

Parti sostanziali del nuovo Decreto: massima protezione per struttura ospedaliera; utilizzo Smart Working; massimo controllo del territorio e dei confini; massima attenzione e collaborazione da parte di tutti; limitazioni sport di contatto; massima attenzione per chi non rispetta le regole.

Teodoro Lonfernini apre la Conferenza del governo da Palazzo Begni. annunciando l'emissione domani di un decreto che andrà a regolare la situazione. “Sulla necessità di applicare lo 'smart working' per anticipare i tempi si pensa al decreto legge, valuteremo anche i decreti adottati nel primo periodo". Annuncia anche interventi sugli aspetti di carattere lavorativo, come congedi parentali. In vista di possibili chiusure delle scuole.

“Sulla parte legata all'attività sportiva dovremo intervenire in maniera precauzionale. Metteremo in protezione la parte più coinvolta, cioè le realtà scolastiche con le attività sportive di bambini e ragazzi, andremo a lavorare su tante misure ritenute essenziali e compatibili con il nostro andamento”. Il governo torna a chiedere massima collaborazione alle famiglie ai cittadini e gli operatori. 

Roberto Ciavatta conferma la volontà del governo di mantenere un controllo più puntuale sulle singole attività piuttosto che chiusure generalizzate. “Non introdurremo chiusure alle 18, ma una serie di misure che possano garantire la continuazione delle attività in sicurezza”. All'interno dell'Iss si lavora per rafforzare protocolli anticovid. “Non possiamo focalizzare l'attenzione sull'attuale situazione ma cercare di capire come evolve la pandemia", prosegue il responsabile alla Sanità. "I contagiati con bassa età ci fanno temere nuovi contagi tra persone più anziane”. "L'Ospedale – dice – è pronto a riaprire il reparto Covid. Cerchiamo di evitarlo. In questa fase abbiamo la possibilità di tenere aperte le attività ospedaliere oltre al covid”. 

“Il decreto su cui stiamo lavorando mantiene l'impostazione data da subito: cioè non a chiusure generalizzate ma aumento consistente dei controlli per il rispetto delle misure indicate”. "Le associazioni di categoria ci chiedono di andare in questa direzione. Questo incide su palestre bar ristoranti e centri estetici". Sarà sospesa l'attività che non segue le regole. Le prescrizioni restano le stesse, per Ciavatta non si può garantire sicurezza al 100 per cento. Il virus continua a circolare. E ad oggi non esistono cure. "Un solo farmaco è indicato come utile nel contrasto di cui abbiamo ampie scorte - tranquillizza Ciavatta - ma può essere utilizzato solo in determinate situazioni". 

"Le limitazioni introdotte dal decreto 187, vengono ulteriormente ridimensionate, cercando di garantire la continuazione delle attività". “Non è un lockdown - dice Federico Pedini Amati - stiamo monitorando giorno per giorno i numeri. Sono stati mantenuti GiroE e Mille Miglia. Siamo persone serie e anche laddove abbiamo fermato eventi è stato fatto tenendo conto della diminuzione dell'età media dei contagiati". "Non vogliamo far ammalare nessuno, siamo persone responsabili. Blocchiamo alcune tipologie di manifestazioni dove non c'è garanzia al 100 per cento dei dispositivi di sicurezza. Presidi che non sono mai venuti a meno. Sì a congressi e convegni, perché garantiscono distanziamento e sicurezza. La novità sarà il numero massimo indicato da attività ricettive". "Saremo severissimi sul rispetto delle regole - ribadisce il segretario al Turismo - che attacca gli scribacchini di Facebook, garantendo il mantenimento dei vari eventi in programma, ma solo se in sicurezza. Massima attenzione e collaborazione anche con le Regioni vicine", conclude Pedini Amati.

Fabio Righi: "Siamo in una situazione in cui gestiamo la crisi. Ci troviamo in situazione diversa rispetto alla prima fase. C'è maggiore consapevolezza da parte degli operatori economici". "Le aziende hanno risposto in maniera adeguata. Il piano di intervento della Segreteria, anche nella peggiore delle ipotesi, non prevede chiusure". Al 50% garantendo a tutti di poter lavorare. Questo guardando anche ai numeri e al rispetto delle regole di prevenzione. "La parte dei controlli è fondamentale" dice il Segretario all'Industria.

"I controlli dovranno tenere conto dei settori maggiormente a rischio, come l'attività dei locali. Non sarà un decreto definitivo. Cerchiamo di non farci suggestionare su quanto accade sulle aree limitrofe". Ultimo passaggio riguarda il rapporto con categorie economiche e sociali. L'intenzione è di avere confronto con tutti. “Abbiamo una situazione emergenziale di Paese”.

Andrea Belluzzi: focus sulla scuola: "Abbiamo due classi della scuola media di Serravalle e la scuola elementare Dogana in quarantena, dopo aver riscontrato dei positivi, ma abbiamo messo in atto protocolli più severi e restrittivi di quelli italiani. Cosa che ha significato un grandissimo sforzo da parte della Pediatria Iss che ha fatto 200 tamponi effettuati. Il segretario all'Istruzione si dice “Pronto ad adottare misure più attente nell'ambito della giornata scolastica – rimandando al decreto in lavorazione. Faccio appello e ringrazio personale docente e non docente: se vogliamo tenere la scuola aperta doveroso maggiore impegno da parte di tutti. Richieste quotidiane in questo senso”.




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