Logo San Marino RTV

Covid, Rabini: "Un non vaccinato si infetta fra le 8 e 9 volte di più"

Il resoconto della conferenza stampa

12 ago 2021
Sergio Rabini

Sergio Rabini, Direttore Sanitario Iss, espone i dati sul contagio di oggi. Salgono a 72 i positivi totali, di cui 68 seguiti a San Marino, il resto fuori territorio. Fra i positivi 9 sono in Ospedale, una in terapia intensiva e 8 nel reparto isolamento covid. Fra le degenze 7 sono ospiti del Casale La Fiorina, portati nella struttura ospedaliera solo a scopo di soreglianza. Si tratta di pazienti asintomatici o paucisintomatici, che necessitano di un isolamento che al momento non era possibile mettere in atto presso la RSA. Non si tratta di pazienti con caratteristiche di ricovero, ma Rabini si augura possano tornare nella struttura quanto prima. Erano tutti pazienti vaccinati, che grazie alla somministrazione non hanno sviluppato la malattia grave.

6 i nuovi casi rilevati, con un indice del 6,67% di positività sui tamponi. 41 anni l'età media, 12 le quarantene attive. "C'è stata una ripresa dei casi, sicuramente dovuta alla variante Delta di cui da tempo abbiamo accertato la presenza a San Marino". "L'andamento attuale dimostra che la vaccinazione sta funzionando". Nelle positività rilevate "le persone vaccinate stanno meglio delle non vaccinate". Circa una metà dei pazienti contagiati hanno ricevuto delle dosi, l'altra metà no, ma chiarisce che "un non vaccinato si infetta fra le 8 e 9 volte in più" rispetto agli immunizzati. 46.057 le dosi di vaccino somministrate finora, di cui 23.700 vaccinati con seconda dose o dose unica. Il 76% dei sammarinesi over 12 anni è stato vaccinato. I dati inoltre non sono comprensivi di chi ha effettuato la vaccinazione all'estero. "Siamo molto soddisfatti di com'è andata la campagna vaccinale" dichiara, ma l'obiettivo è arrivare all'80% di copertura. Le vaccinazioni ai turisti proseguono, con visitatori che hanno ricevuto lo Sputnik da tutti i cinque continenti. Tante le richieste dagli italiani, ma Rabini ricorda che per il Titano non è possibile a loro somministrare lo Sputnik V. Chiarisce che tutti i medici che operano all'ISS e hanno contatti con i pazienti sono vaccinati, smentendo i rumour che corrono sui social network.




Pierluigi Arcangeli, Responsabile Covid territoriale, interviene sulla ripresa del contagio. Le infezioni hanno fasi di somiglianza con le fasi precedenti ma ci sono riscontri nuovi per via della variante Delta. Sostanziale l'equilibrio che riscontra fra contagiati e guariti, si rimane sulla soglia dei 70. "È un fattore importante perché i dati di confine sono invece in ascesa". "I comportamenti in repubblica sono responsabili - aggiunge - e l'attività di vigilanza e controllo dei contatti sta funzionando".

Spiega come si stanno controllando i pazienti in territorio, che ravvisano tutti lievi sintomi. Dato il numero basso di pazienti seguiti vengono effettuate anche delle verifiche nelle case, per verificare che non ci sia chi minimizza i sintomi per evitare il ricovero. "La gente ci sta raccontando la verità e si sta comportando bene", permettendo una situazione meno tesa rispetto alle prime ondate. Il gruppo Covid si occupa anche di quarantene. 12 pazienti sono in quarantena stretta in quanto in contatto con persone positive sintomatiche. 53 invece le quarantene fiduciarie, una nuovo tipo di isolamento che consente alla popolazione vaccinata di avere anche la possibilità di andare a fare spesa e recarsi al lavoro utilizzando le misure di igiene e distanziamento.

"Le persone che contattiamo sono molto stanche", spiega. Si cerca quindi un punto di contatto fra tutela della salute e della vita sociale delle persone che deve continuare. "La prima domanda che facciamo al paziente positivo - chiarisce - è se si è vaccinato". Le persone che hanno ricevuto le dosi hanno una possibilità di reinfezione molto minore rispetto al non vaccinato. Invita a spiegare alle famiglie il valore della vaccinazione, "più che mai ne vediamo l'importanza". L'ISS è sempre disponibile a fornire tutti i chiarimenti necessari.




Sul paziente ricoverato l'ISS non può indicare se sia vaccinato o meno per ragioni di riservatezza. "Siamo più vaccinati che non vaccinati come numero di positività, ma solo in termini assoluti. - spiega arcangeli -  Abbiamo un bacino di vaccinati così alto che anche se il numero è più alto l'incidenza del virus sui vaccinati rispetto ai non vaccinati è di 8 a 1, 9 a 1 in altre situazioni". Rispondendo ad una domanda sull'arrivo del contagio alla RSA La Fiorina Arcangeli chiarisce che tutti gli operatori che hanno avuto contatti con i pazienti sono vaccinati.

Il Direttore Amministrativo ISS Marcello Forcellini spiega che la ripresa imprevista del Covid ha comportato una riorganizzazione. Sono stati richiamati dei colleghi in servizio, nonostante il periodo feriale. A loro va un ringraziamento per la disponibilità. Rimarca lo sforzo dal punto di vista amministrativo per il reperimento dei vaccini e l'opportunità che abbiamo, da sfruttare a pieno, con adesioni che permettono una copertura sempre maggiore delle persone e garantiscono la libera circolazione. Riattivata la distribuzione delle tessere ed è stata garantita la possibilità agli anziani di avere i green pass.

Ricorda la chiusura del bilancio d'esercizio 2020, chiuso con parere positivo dai sindaci revisori. Le donazioni continuano ad arrivare all'ISS e hanno permesso l'istituzione della stanza degli abbracci, che permette agli ospiti della RSA e del Colore del Grano di avere contatti e ricevere gli ospiti. "In un momento di ripresa del covid crediamo che sia stata un'iniziativa lodevole". Le donazioni nel 2020 hanno permesso di sostenere le finanze dell'istituto, circa 3 milioni di donazioni hanno garantito l'ordinaria attività.

Rabini ricorda che all'ISS la mascherina è sempre rimasta obbligatoria. Sull'utilizzo dei dispositivi di protezione consiglia alla cittadinanza di "non abbassare la guardia".

Per il Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta la situazione è sotto controllo, è "importante fare attenzione" ma "non è una situazione critica". Ricorda che nell'ospedale è stato richiamato del personale in un periodo in cui e tentava di approfittare delle ferie dopo un periodo di attività intensa. La situazione "appesantisce le attività dell'ISS" che non segue solo il covid ma ha altre attività, che rimangono garantite. "Mi preme rilevare - spiega - che gli studi ci dicono che la permanenza del virus all'interno di soggetti vaccinati è estremamente minore rispetto ai soggetti non vaccinati", in cui si riscontra la negativizzazione nel giro di un paio di giorni. La situazione può essere quindi seguita con un "leggero ottimismo".




Al momento c'è un solo caso di aggravamento delle condizioni, ma specifica che non si tratta di una persona intubata, solo in osservazione. Specifica che grazie alla vaccinazione la pandemia potrebbe diventare un'endemia, con cui si potrebbe convivere. Assicura che la Repubblica vigila sulla situazione, "le riunioni sono continue con il gruppo emergenze e si seguono tutte le attività da svolgere anche per l'adeguamento dei reparti e del personale". "Il personale - aggiunge non si è mai tirato indietro, per deontologia e anche per un senso di umanità", mentre la Segreteria lavora per risolvere le difficoltà operative.

Ciavatta spiega che le dimissioni della dottoressa Bruschi che sono state depositate ai firmatari del contratto. Ha dato la disponibilità a rimanere in servizio fino a fine settembre per trasmettere le sue deleghe e i suoi adempimenti entro quella data. La Segreteria è impegnata nel pianificare e mettere in piedi la fase successiva di sostituzione del direttore generale.

Per quanto riguarda scadenza del 15 ottobre della deroga del green pass per i sammarinesi spiega che si tratta dell'esito di una forte contrattazione. "Se ci saranno indicazioni sulla necessità o opportunità di fare dei richiami, - chiarisce - verranno effettuate le necessarie campagne secondo quanto impostato dagli organismi internazionali". Al momento le indicazioni sui richiami sono di non ritenere necessari entro i sei mesi. Al momento non potremmo farli. "Registriamo una nuova ondata di forte adesione anche in vista dei provvedimenti italiani". La Repubblica di San Marino non incide nelle norme di paesi terzi. Specifica che si riscontra un aumento delle vaccinazioni in territorio, "1000 studenti universitari sammarinesi saranno tenuti ad adeguarsi alle normative italiane e questo ha portato a nuove adesioni per la vaccinazione".

Nel video l'intervista a Sergio Rabini, Direttore Sanitario Iss



La conferenza integrale





Riproduzione riservata ©