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Covid San Marino: 13 positivi 1 guarito. Tumori in crescita, 85 decessi lo scorso anno

Aumentata di 600 mila euro la spesa farmaceutica raggiungendo 4 mln euro in ambito oncologico

4 feb 2021
Sentiamo Sergio Rabini
Sentiamo Sergio Rabini

Stefania Stefanelli Direttore Urp, ribalta la scaletta perché ricorre la Giornata Mondiale per la lotta contro il cancro, patologia che si contende il primato con quelle cardiocircolatorie tra le prime cause di morte anche per San Marino. "Tanti - dice - sono impegnati in Ospedale, dalla prevenzione alla cura. Giornata voluta da Ue per richiamare tutti Paesi a impegno corale nei confronti della promozione della salute, della ricerca di corretti stili di vita. Vogliamo ringraziare l'Associazionismo che tanto ci sostiene". 

Il Direttore Sanitario Sergio Rabini entra sulla problematica della cura dei tumori. La chiama una 'battaglia', con gli strumenti a disposizione che consentono di prevenire e intervenire precocemente aumentando in alcune forme, speranza e qualità di vita delle persone colpite.  I numeri per determinate patologie sono in crescita, da un anno all'altro, nonostante la pandemia che ha ridotto gli esami a eccezione dei tumori al colon retto e allo stomaco: nel 2020 ci sono stati 9 casi rispetto ai 20 del 2019. In totale i decessi per patologie neoplastiche sono stati 85 contro gli 82 del 2019. Per lo stomaco 2 rispetto a 9. Diversa la tendenza per altre patologie, spiega il Direttore sanitario: nello screening mammografico nel 2020, 242 pazienti sottoposti a cicli chemio; 89 quelli affetti da patologie neoplastiche ematologiche. 42 pazienti per neoplasia alla mammella, di cui 41 donne, con incremento di 4 casi; Per i tumori al polmone si sono registrati 25 casi contro i 16 del 2019; alla prostata 19 casi a fronte dei 16 del 2019; in crescita anche i tumori al pancreas, 13 a fronte dei 10 dell'anno precedente.

Sul fronte prevenzione Rabini elenca le 1127 colonscopie, 731 gastroscopie. Attività che registra appunto un calo rispetto 2019 dovuta all'emergenza sanitaria; mentre per il carcinoma al collo dell'utero l'adesione 83% è molto elevata:  1828 persone convocate di cui 1276 per effettuale hpv test e 245 per pap test. 164 assistite hanno poi effettuato ulteriori test mentre 232 sono state le colonscopie, esami che hanno portato alla luce 11 casi di lesioni pre cancerose. 

L'aumento dei tumori ha portato anche ad un aumento dell'attività chirurgica, nonostante il blocco parziale dovuto a emergenza: con 295 operati nel 2020 (265 nel 2019) oltre 1/3 erano tumori della pelle. 47 interventi per tumore al seno, 33 gli interventi alla prostata. Tumori cutanei: lo scorso anno abbiamo avuto 15 melanomi tra 30 e 81 anni, e oltre 130 altri tumori diagnosticati. 

Viene da sé, prosegue Rabini, che sia aumentata di 600 mila euro la spesa farmaceutica raggiungendo 4 mln euro in ambito oncologico: tra aumento di pazienti e costo farmaci di ultima generazione. Per questo la prevenzione, con corretti stili di vita, diventa fondamentale. 

Ed ora i dati coronavirus: 13 casi in più di positivi rispetto a ieri, per un totale di 269 (142 femmine e 127 maschi) di cui 2100 guariti, cioè 1 in più di ieri. I contagiati sono 2396 per un totale di 3111 da inizio pandemia e guarigioni a 2774. Fermi a  68 i decessi. In isolamento ci sono 245 persone, 19 in ospedale: 8 in Terapia Intensiva ( una unità in più)  e 11 nel reparto covid.  Dato interessante il rapporto nuovi positivi-tamponi, che vede soglia critica al 10% "Siamo al 6,67%", dice Rabini, che conferma come sul territorio al momento non ci siano varianti  del Covid. Per quanto riguarda i vaccini, "siamo pronti". 

Tocca poi a Pierluigi Arcangeli, coordinamento Covid Territoriale, parlare del lavoro svolto nel Castelli, seguendo i 245 positivi. Per fortuna i pazienti sintomatici con alto grado di malattia sono pochi, sono 80, circa il 30% una costante della seconda fase, e ne stiamo seguendo da vicino 21, anche questo dato è costante, cioè l'8%.

Il gruppo sta anche mettendo a punto il miglioramento degli interventi sul territorio, "Chiave di volta pandemia - spiega Arcangeli - non lasciarci chiudere in fortino chiamato ospedale, ma spostare le truppe sul territorio". "Mi piace questa espressione, riconoscendo il grande impegno di 4 medici che stanno facendo un grande lavoro: una battaglia casa per casa. "Abbiamo una altissima percentuale di guariti, in linea con il circondario. Il nostro compito è dare alle famiglie e persone tutto l'aiuto, non solo una parola di conforto. Predisponiamo terapie domiciliari, ma anche certificazione malattia e organizzazione tampone, rientro lavoro. Insomma tutti aspetti collaterali di cui hanno bisogno".

"La vita dell'isolato è pesante - prosegue - non tutte le abitazioni sono strutturate. Una delle armi che abbiamo per questo virus è l"Isolamento vero", forse la più efficace. 780 casi nella prima fase, mentre ora i contagiati sono di 3, 4 volte superiori". "Il Territorio ha retto, dice Arcangeli. C'è anche una realtà importante come la Rsa La Fiorina: ci sta a cuore la fragilità degli ospiti. Li trattiamo in aree adeguate, come quelli positivi senza lamentare sintomi, sotto stretto controllo medico. Siamo lì tutti i giorni. Ho trovato un personale molto impegnato e che affronta il problema. L' assistenza è elevatissima". Fornisce poi alcuni numeri, sono 7 i pazienti nell'area rossa,  5 quelli ricoverati in isolamento. 


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