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Covid San Marino: sanitari chiedono il ritorno della mascherina al chiuso, ok dei medici alla terza dose eterologa

27 ott 2021
Agostino Ceccarini e Sergio RabiniSentiamo Sergio Rabini e ad Agostino Ceccarini
Sentiamo Sergio Rabini e ad Agostino Ceccarini

La ripresa dei contagi in territorio preoccupa i sanitari. Da fine settembre a oggi, spiega il direttore generale Iss, Sergio Rabini, si è passati da un indice di positività dello 0,84% all'attuale 6,29%. Al momento sono 57 i positivi attivi, dopo i 13 nuovi casi. Solo una decina di giorni fa erano meno di 20 in totale. In ospedale entrano 2 nuovi pazienti: 4, quindi, i ricoverati. Una situazione che ha portato i vertici Iss a chiedere al Governo di ripristinare l'obbligo di mascherina al chiuso.


8 i casi di reinfezione dall'inizio della pandemia, soprattutto tra persone colpite nella prima ondata (47 anni l'età media). L'attuale aumento dei contagi è un fenomeno complesso, spiega il responsabile del Covid territoriale, Pierluigi Arcangeli, ma probabilmente legato alla situazione nel circondario, a una minore attenzione al distanziamento, al freddo che sta tornando e al calo degli anticorpi a distanza di mesi dalle vaccinazioni.

Da qui l'importanza, rimarcano i medici, di fare il richiamo. Dopo le somministrazioni della terza dose agli ospiti della Rsa La Fiorina, l'8 novembre inizierà la nuova fase della campagna con l'inoculazione del siero Pfizer – già a disposizione dell'Iss - alle categorie fragili e ai sanitari. Due i punti vaccinali: all'ospedale di Stato e all'Azzurro.  Si partirà con chi ha già ricevuto Pfizer. Ma i medici aprono alla terza dose eterologa Sputnik – Pfizer, rassicurando sull'efficacia. Ora si attende un via libera a livello governativo. E si ragiona anche su un nuovo ordine di Sputnik, per chi lo vorrà ricevere come richiamo.

Nel servizio, le interviste a Sergio Rabini (direttore generale Iss) e ad Agostino Ceccarini (responsabile Campagna vaccinale)




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