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Covid, Tamagnini: "Il vaccino va reso obbligatorio"

Sul piano vaccinale intervengono i sindacati. San Marino – scrive la CSdL, parte con un inaccettabile ritardo. E chiede il vaccino obbligatorio

24 gen 2021
Immagine di repertorioCovid, Tamagnini: "Il vaccino va reso obbligatorio"
Covid, Tamagnini: "Il vaccino va reso obbligatorio"

Sulla situazione vaccini a San Marino l'intervento della CSdl rileva un ritardo definito inaccettabile e le responsabilità dell'Esecutivo.  “Dal dibattito consigliare – si legge nella nota -  è emerso che non sappiamo quando arriveranno i primi vaccini. Mentre alla Consulta Sociale e Sanitaria il Segretario di Stato per la Sanità aveva riferito che al più tardi all'inizio della settimana entrante avremmo avuto a disposizione le prime dosi. Il Segretario Ciavatta ha altresì riferito che sono stati percorsi anche altri canali, oltre a quello italiano, senza successo” Com'è possibile – si chiede allora il sindacato- che San Marino non si sia organizzata per avere i vaccini contestualmente all'Italia e agli altri paesi? “Sarebbe stato molto meglio se fin dai mesi scorsi il Governo e i responsabili politici della sanità si fossero attivati presso la vicina Italia per assicurare nel più breve tempo possibile la disponibilità dei vaccini per i cittadini sammarinesi e residenti”.

Nel merito del piano vaccinale recentemente pubblicato, il Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini sottolinea: "Ritengo appropriato stabilire le categorie prioritarie e l'ordine con cui verranno somministrate le vaccinazioni, ma a mio parere lo Stato dovrebbe coraggiosamente compiere la logica scelta di rendere il vaccino obbligatorio". La CSdL rinnova quindi un pressante appello al Governo affinché la campagna vaccinazione parta in tempi rapidissimi. “Ogni settimana che passa senza vaccini significa esporre la popolazione al pericolo di nuovi contagi, con le conseguenze anche estreme che ciò comporta in particolare per i soggetti più deboli”. 



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