SPUTNIK V

Crescono le richieste di riconoscimento del Green Pass sammarinese: "San Marino e la Romagna sono comunità che si integrano"

Il presidente Riziero Santi, l'assessore del Lazio D'Amato e la consigliera emiliano-romagnola Rossi chiedono di riconoscere Sputnik ai fini della certificazione vaccinale

Crescono le richieste di riconoscimento del Green Pass sammarinese: "San Marino e la Romagna sono comunità che si integrano".

Dopo diverse prese di posizione - tra cui quella del Comites San Marino -, anche il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi, si schiera in favore del riconoscimento del Green Pass sammarinese: “Trovo sbagliato non riconoscere il Green Pass ai sammarinesi che per il 90% si sono immunizzati con lo Sputnik”, scrive sul proprio profilo Facebook. A chi, nei commenti, fa presente che il siero russo non sia stato riconosciuto dall'ente di certificazione europeo Ema, il presidente risponde che “è un nodo da sciogliere”. Più in generale, sempre sul tema vaccinazioni, Santi biasima “chi si oppone per scelta ideologica o per faciloneria, […], chi si affida al dottor Google e alle fake news, [...] chi ne fa una strumentalizzazione politica”. 
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Posizioni che trovano sponde anche lontano dal Titano. "Non riconoscere ai fini della certificazione vaccinale chi si è immunizzato con Sputnik arreca un danno al turismo ed è un problema anche per cittadini italiani in Russia e i cittadini di San Marino" ha dichiarato l'assessore alla sanità del Lazio Alessio D'Amato. “Utile studiare delle formule che consentano il riconoscimento di questo farmaco, superando il paradosso che vede lo Sputnik adatto al progetto Covax, gestito dall'OMS per garantire a tutti i paesi del mondo l'accesso al vaccino, per poi non riconoscerlo come certificazione vaccinale" ha aggiunto.

“Un problema per la nostra zona – scrive in una nota Nadia Rossi, consigliera Pd dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna – considerato che gli spostamenti tra i due confini sono frequentissimi e che San Marino e la Romagna sono comunità che si integrano una con l’altra da ogni punto di vista, lavorativo, familiare, economico”. Rossi auspica quindi accordi per regolarizzare e dare chiarezza a quello che succede tra Italia ed il Titano in termini di sicurezza sanitaria. C'è poi la preoccupazione legata al mancato arrivo dei turisti russi e le dirette conseguenze economiche. “Ho quindi presentato una interrogazione alla Regione – fa sapere Rossi - per sapere se intenda intervenire presso il Governo per risolvere il problema”.
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Richieste bipartisan, in questo senso, anche alla Camera, con la deputata Pd Alessia Morani che sottolinea come, “in particolare la provincia di Pesaro Urbino confina con San Marino, dove la campagna vaccinale è stata effettuata proprio con Sputnik, e si segnalano molti problemi per i cittadini della Serenissima che devono spostarsi in Italia”. Richiesta del tutto simile anche dal deputato di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami: "Decine di migliaia di persone rischiano di rimanere escluse dall'accesso a servizi e luoghi pubblici dal 6 agosto senza alcuna responsabilità”, scrive in una nota alla Dire, riferendosi alla situazione sammarinese. “Il governo deve intervenire subito, come hanno già fatto nazioni come Grecia, Croazia e Slovenia, attivando la clausola del Regolamento Ue 2021/935 sul Green Pass europeo che riconosce la possibilità agli Stati di riconoscere in via straordinaria i vaccini non approvati dall'Agenzia europea”. Bignami ha anche presentato una interrogazione alla Camera.

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