Crisi associazioni no profit sanitarie: dopo Cuore-Vita, anche l'Asdei costretta a chiudere

Le associazioni di volontariato sanitarie sono una risorsa dal valore inestimabile per la collettività sammarinese, ma si sentono sempre più snobbate. La crisi generalizzata ha una matrice comune: la mancanza di volontari e l'eccesso di burocrazia, che non permette loro di muoversi agilmente. Per questo diverse stanno pensando di chiudere e altre si sono già mosse per farlo. Dopo l'associazione Cuore-Vita, l'Asdei, Associazione sammarinese disabili a esordio infantile, è già in liquidazione volontaria. Un ferita aperta per i soci e per i ragazzi che frequentavano i laboratori di cucina, informatica e non solo.

Per loro vengono meno occasioni di socialità, in cui imparare qualcosa e diventare più autonomi. “E' una decisione che abbiamo preso a malincuore – spiega Patrizia Carlini, del direttivo Asdei –. Purtroppo non troviamo persone che abbiano voglia di impegnarsi come volontari. E la burocrazia, dai bilanci a qualsiasi richiesta di autorizzazione, è la nostra croce. Sono anche segretaria della Fondazione Centro anch'io, che si occupa di un progetto di autonomia abitativa per disabili – racconta – e le problematiche sono le stesse”.

Ma rimane ancora la speranza di una svolta: le associazioni attendono di fissare un appuntamento con la Segreteria alla Sanità, che potrebbe avere luogo prossimamente. “Al momento lo Stato è assente – continua la Carlini –, ma le nostre richieste rimangono sempre le stesse: ci sia rete, sinergia tra servizi pubblici e associazioni. Una collaborazione pubblico-privato è ancora utopia sul Titano, ma è l'unico modo per tenerci in vita”.

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