La crisi fa riscoprire l'autostop, caduto un po' in disuso negli ultimi anni

Riscoperto sì, ma con qualche garanzia in più. Ed è ancora la tecnologia a venire in aiuto: nel senso che un click sostituisce il pollice alzato lungo la strada. Sulla rete sono decine i siti che offrono servizi di questo tipo. Funziona così: chi offre un passaggio si registra sul sito e resta in attesa di chi cerca la stessa destinazione o una che si trova lungo il percorso. A collegare domanda e offerta ci pensa il sito. Il risparmio è evidente: in media per viaggi di circa 400 Km, non si spende più di 50 euro a persona e le persone che viaggiano in autostop vanno dal turista allo studente Erasmus, fino addirittura a chi si sposta per lavoro. Anche molto studenti universitari di San Marino lo utilizzano con frequenza, con notevole risparmio di soldi e di tempo. In tutta sicurezza e senza sorprese, dato che l'importo e la divisione si decide on line. Una bella riscoperta in tempo di crisi, rivisitata in chiave tecnologica. Il rovescio della medaglia? La mancanza del brivido. E di incontri interessanti.

Sara Bucci

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