Crocifisso di Michelangelo: dal Patriarcato Melchita di Damasco non ne sanno nulla >> GUARDA LE FOTO

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“Del crocifisso di Michelangelo non ho mai sentito parlare”: così ci ha risposto dalla sede di Damasco del Patriarcato di Antiochia dei Melchiti Juan Pedro De Gant, un diacono secolare che è stato segretario del Patriarca Maximos V per 17 anni. Maximos V e’ il Patriarca che – stando alla ricostruzione finora accreditata - nel 1979 avrebbe consegnato il crocifisso al Conte Giacomo Maria Ugolini. Il diacono De Gant ci ha detto che ora informerà della questione l’attuale Patriarca, Sua Beatitudine Gregorios III che si trova all’estero e pochi giorni fa ha avuto un incontro in Vaticano con Papa Benedetto XVI. Ma c’è una novita sostanziale. Angelo Boccardelli – che è in carcere a Viterbo – ha riferito all’avvocato Francesco Ciabattoni che il Crocifisso è stato donato al Conte Ugolini e non solo dato in consegna per un restauro in Italia. L’avvocato Ciabattoni conta di ottenere a breve il documento che attesterebbe questa versione. Boccardelli e Balestrieri – co-intestatari della cassetta di sicurezza dell’Euro Commercial Bank - sono entrambi indagati nel procedimento penale avviato a San Marino. Gli avvocati Ciabattoni e Masiello hanno intanto presentato ricorso contro il sequestro del Crocifisso attribuito a Michelangelo e ora attendono il pronunciamento del giudice d’appello.

Luca Salvatori

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