Dall'Afghanistan fino a Rimini alla ricerca di futuro: la storia di successo di Morteza tra lavoro, amore e sport

"Non voglio vedere il mio Paese così", dice il giovane - che è anche mediatore culturale - a proposito dell'attuale situazione

Per vivere la sua vita - "una vita tranquilla" - Morteza Mohammadi lasciò la sua terra d'origine, l'Afghanistan, per arrivare fino in Italia dopo un lungo viaggio. 24 anni, primogenito di cinque fratelli, si trasferì nel 2015. Siamo andati a trovarlo a Rimini, nel ristorante di Bellariva dove lavora come cameriere. Ma Morteza è anche un campione di Taekwondo, con risultati di livello nazionale nel suo Paese e in Italia. Una passione che, al momento, ha dovuto accantonare per gli impegni e per la situazione Covid.

Oggi, superate le difficoltà, il giovane ripercorre i momenti più difficili di quel viaggio verso il futuro. E oltre all'impegno c'è l'amore per la moglie, sposata nel 2019 in Afghanistan, e per i suoi genitori che vivono lontano. Da Morteza anche una riflessione sull'attuale situazione a Kabul e nell'intero Paese, dopo il ritorno dei talebani, e sulla questione diritti, soprattutto delle donne. 

Nel servizio, l'intervista a Morteza Mohammadi

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