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Decreto sugli stupefacenti: le perplessità di San Patrignano

1 mag 2014
Decreto sugli stupefacenti: le perplessità di San Patrignano
Decreto sugli stupefacenti: le perplessità di San Patrignano
Il decreto sugli stupefacenti reintroduce la divisione tra cosiddette droghe pesanti e leggere e riduce le pene per il piccolo spaccio. Il provvedimento deve approdare a Palazzo Madama, dove dovrà andare al voto entro il 20 maggio, pena la decadenza. Viene sostenuto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin che ha dichiarato: «Siamo intervenuti d’urgenza dopo la sentenza della Consulta, poiché con la cancellazione delle tabelle si era determinata una situazione da far west, ma siamo giunti a un testo equilibrato», anche dai due presidenti di commissione Pierpaolo Vargiu e Donatella Ferranti, da deputati del Nuovo Centrodestra, come Alessandro Pagano, e del Partito democratico, come Edo Patriarca, che argomenta: «Il provvedimento evita che i tossicodipendenti vadano in galera, ma non apre a un indiscriminato liberismo». Perplessità molto forti sono espresse invece dalla comunità di San Patrignano.

Valentina Antonioli

Nel video l'intervista a Francesco Vismara, uno dei responsabili della formazione della comunità

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