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Dermatite atopica, quali le cause e come riconoscerla? I consigli dell’esperto per combatterla e prevenirla

4 set 2021
La prof.ssa Gabriella Fabbrocini
La prof.ssa Gabriella Fabbrocini

Via libera della Commissione europea a upadacitinib (Rinvoq*, AbbVie), un Jak-inibitore selettivo e reversibile a somministrazione orale, per il trattamento di adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età che soffrono di dermatite atopica da moderata a grave, una malattia infiammatoria cronica della pelle molto frequente con un grande impatto fisico, sociale e psico-emotivo, e sono candidati alla terapia sistemica.

Benedetta de Mattei ha intervistato la prof.ssa Gabriella Fabbrocini – Direttore U.O.C di Dermatologia Clinica e Professore Ordinario di Malattie Cutanee e Veneree presso l’Università Federico II di Napoli – per capire cos’è la dermatite atopica, quali sono le cause e come riconoscerla per trattarla tempestivamente.

Cos’è la dermatite atipica, chi colpisce e quanto è diffusa

La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria cutanea, con una prevalenza del 10-20% tra i bambini e del 2-5% tra gli adulti. Dai dati a nostra disposizione sembra che la prevalenza della dermatite atopica sia in aumento nel mondo occidentale, in particolare nelle aree urbane.
In Italia, la DA colpisce il 7,7% degli adolescenti tra i 13 e i 14 anni e il 6,6% degli adulti.
Nella maggioranza dei casi l’esordio dei sintomi avviene durante l’infanzia e in circa il 60% dei casi la remissione avviene durante l’adolescenza, anche se in una certa percentuale di casi la malattia può ricomparire in età adulta. Ma il dato più importante e confortante è che nel 90% dei casi la dermatite atopica si presenta in forma lieve-moderata




Come riconoscerla? Sintomi e diagnosi

Le caratteristiche essenziali per la diagnosi sono:
- Prurito
- Eczema (acuto, subacuto, cronico)
- Morfologia e distribuzione tipica dell’età del soggetto: tipicamente sono coinvolte le sedi flessurali, il collo e il viso. Negli adulti spesso troviamo il coinvolgimento delle mani e dell’areola mammaria
- Storia di lesioni croniche e recidivanti. Nei casi più comuni i pazienti riferiscono una storia lunga di malattia con fasi più o meno lunghe di remissioni, e ripresa in concomitanza di alcuni eventi “scatenanti”.

Le caratteristiche importanti, che si osservano nella maggioranza dei casi, ma non sono essenziali per la diagnosi sono: Precoce età d’esordio, Atopia, Storia personale/familiare di dermatite atopica, Reattività allergica (basata sulla presenza di anticorpi IgE), Secchezza della pelle (xerosi).

Gli esami di laboratorio non sono necessari per fare diagnosi di dermatite atopica. Tuttavia, nel 60% dei casi si possono trovare alti livelli di IgE totali e di anticorpi IgE specifici verso gli allergeni, sia inalanti sia alimentari. L’ indagine di questi anticorpi specifici può essere utile per individuare la presenza di allergie e capire quanto possono incidere in caso di dermatite atopica grave.

Per le forme cliniche atipiche, soprattutto quando compaiono in età adulta, può essere utile un approfondimento mediante esame istologico. È importante, infatti, tenere in considerazione negli adulti tutte le possibili diagnosi differenziali della malattia.




Esistono delle Cause?

Le cause sono da ricercare in fattori genetici, immunologici, ambientali, infettivi che cooperano nel determinare alterazioni della barriera cutanea e a provocare uno stato infiammatorio cronico. È proprio la predisposizione genetica a cui si associano anomalie della risposta immunitaria ad essere la causa di una barriera epiteliale difettosa: in buona sostanza, dobbiamo pensare alla pelle atopica come a un muto difettoso che non riesce a bloccare adeguatamente il passaggio di alcune sostante che possono fungere da allergeni.
Questo rende la pelle più sensibile verso gli insulti esterni, ne consegue una risposta immunitaria eccessiva, in cui si ha il rilascio di molecole tipiche delle allergie, le IgE, e di altre sostanze infiammatore. Il risultato è una pelle che reagisce in modo esagerato con la comparsa di prurito e manifestazioni eczematose.
La dermatite atopica è inoltre strettamente connessa alla nostra psiche: lo stress psicologico può essere una delle cause scatenanti dei sintomi o può determinare un loro peggioramento improvviso




Si guarisce dalla dermatite atopica? Quale cura?

Essendo una malattia infiammatoria cronica, l’obiettivo è la remissione clinica cioè la scomparsa delle manifestazioni e la riduzione degli eventi di flare-up. Abbiamo oggi a disposizione varie cure, dalle classiche terapie topiche a base di corticosteroidi e inibitori topici della calcineurina, alle terapie sistemiche con farmaci tradizionali come la ciclosporina e con nuove terapie biologiche come il dupilumab o il tralokinumab, o small molecules come i Jak inibitori.


Quanto incide l’alimentazione?

Il ruolo dell’alimentazione è molto delicato. Le vere allergie alimentari sono rare. Spesso i pazienti fanno diete di privazione che non hanno una base scientifica. Quando si pensa che possa essere una presente una allergia alimentare è utile rivolgersi allo specialista.


Consigli per chi ne soffre

Rispettare buone abitudini quotidiane di cura e di igiene della pelle, e fare attenzione ad altri aspetti importanti come l’esposizione alle sostanze allergizzanti, lo stile di vita, ma anche all’alimentazione, abbigliamento e attività fisica.

1. Usa frequentemente gli emollienti. Usa prodotti adeguati per il bagno o doccia mettendo sempre subito dopo gli emollienti più giusti per te.

2. È possibile diluire sostanze antisettiche nell’acqua per il bagno almeno due volte a settimana soprattutto se hai infezioni della pelle ricorrenti.
Per i bambini con DA grave è possibile usare queste sostanze anche tutti i giorni.

3. Evita di entrare in contatto con sostanze irritanti, come saponi e lana, temperature eccessive e allergeni.


Benedetta de Mattei




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