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I dibattiti al secondo giorno del Meeting dell'Amicizia tra i Popoli

20 ago 2007
L'insegna del Meeting
L'insegna del Meeting
Un dibattito sulla realtà spagnola, snodato tra testimonianze dirette di due relatori, Jaime Mayor Oreja, Vice Presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo, ma ancor prima Ministro degli Interni di due governi Aznar, e Gotzone Mora, Docente di Sociologia all’Università dei Paesi Baschi, affiancati Da Mario Mauro, Vice Presidente del Parlamento Europeo che ha parlato di nazionalismo e fondamentalismi, i primi basati sul tentativo di sostituire l’uomo con i progetti ideologici, attraverso la violenza, gli altri questione più complessa dove tutto gira intorno al potere e nulla intorno all’uomo. Mora, appartenente al Partito Socialista e donna basca ha ricordato i collegamenti tra Eta, Brigate Rosse e fondamentalismo islamico, sui quali è ancora centrata l’attenzione delle polizie europee, ha spiegato la differenza tra nazione democratica, aggregazione sociale basata sul concetto di cittadino, sulla giustizia, sulla libertà, sulla difesa dei diritti, e nazionalismo che esclude per ideologia la volontà delle persone. Il governo spagnolo, ha aggiunto, sta facendo scelte che modificano la convivenza sociale, il concetto di famiglia, l’educazione, la religione e rispetto alle spinte nazionaliste dell’Eta sta rompendo l’equilibrio raggiunto negli anni 70 tra i due partiti maggiori, i popolari e i socialisti. Il risultato è il sorgere di odio e indifferenza verso chi non è nazionalista nei paesi baschi. Oreja ha portato la testimonianza di un vissuto da basco, Ministro degli Inin due governi Aznar e oggi politico al Parlamento Europeo. La testimonianza di un uomo che, ha detto, crede nella Spagna e nella nazione, crede ai progetti che uniscono, e alla supremazia morale, che non crede ai gruppi che sottolineano le differenza gli uni dagli altri, ai nazionalismi che limitano il bisognosi libertà. Un altro incontro seguitissimo dal popolo del meeting è stato quello con don Francesco Ventorino, docente di ontologia ed etica presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania sullo slogan di quest’anno la verità è il destino per il quale siamo stati fatti, tratto da un libro di don Giussani, ossia il destino della vita esigenza del cuore che afferma il significato di tutto.

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